
Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 30 Giugno 2025
Mezzi in fiamme a Grosio, i titolari: «Siamo distrutti»
Incubo dolo all’autoriparazione Stelvio. Due carroattrezzi distrutti, danni a un veicolo. I titolari: «In giro c’è tanta cattiveria»
Grosio
Due carroattrezzi distrutti e un veicolo di proprietà dei titolari dell’autoriparazioni Stelvio di via Casale Stanga 1a, di Grosio, danneggiato.
È il bilancio dell’incendio che ieri ha scosso località Vernuga, convogliando sul posto molti vigili del fuoco provenienti dal distaccamento di Tirano, dal gruppo volontari di Grosotto con, in supporto, anche i volontari di Tirano.
L’allarme è scattato alle 4.30 e prima delle 7 l’intervento non ha potuto dirsi concluso. A contattare i vigili del fuoco di Sondrio, di primo mattino, le persone che, in transito lungo la provinciale numero 27 e la statale 38, hanno visto divampare le fiamme.
Almeno una decina le telefonate giunte in centrale e immediata la mobilitazione, servita sicuramente a sottrarre alle fiamme uno dei tre veicoli presi di mira, l’Isuzu pick-up che era parcheggiato vicino ai due carroattrezzi Toyota e Iveco daily.
Entrambi i mezzi aziendali sono andati invece in fumo insieme alle fatiche e tribolazioni di una vita dei fratelli Roberto e Cristian Sala titolari di un’attività avviata ben 46 anni fa, nel 1979.
«Siamo distrutti, davvero un momento difficile - dice Roberto Sala -. Non ci aspettavamo mai una cosa simile. Mi spiace anche che venga scritto, però capisco che si tratta di una notizia che va comunicata. E forse è anche meglio così, perché la gente deve sapere cosa succede, la cattiveria che c’è in giro e di cui non sappiamo capacitarci».
Le indagini
I fratelli Sala sono affranti non tanto per il rogo in se, che certamente costituisce un bel danno, ma per il fatto che parrebbe proprio essere doloso. L’ipotesi dominante è questa, anche se i carabinieri indagano, come sempre, a 360 gradi. Sono intervenuti subito per i rilievi e dal Comando compagnia di Tirano, retto dal capitano Riccardo Angeletti, assicurano che le indagini sono state avviate immediatamente e che si controlleranno anche gli impianti di videosorveglianza presenti in zona nel tentativo di risalire agli autori di un simile gesto avvenuto all’esterno dell’attività, in uno spiazzo posto di fronte alla stessa dove i mezzi erano parcheggiati.
I fratelli Sala assicurano non avere mai avuto problemi in passato, ma il fatto che ad essere andati in fumo sono i carroattrezzi fondamentali per l’attività di recupero e trasporto mezzi lascia intendere che l’intento sia proprio quello di procurare un danno all’azienda. Che c’è stato.
«Siamo economicamente e moralmente distrutti - dice Roberto Sala -, sconcertati di fronte a questa situazione».
A parlare è anche lo sconforto del momento, ma è pacifico che si è trattato di un brutto colpo per questa storica attività grosina. Ora l’auspicio è che si possa far presto luce su quanto accaduto e, se avvalorata, come sembra, la tesi del gesto doloso, che si riesca a dare un volto e un nome a chi o coloro che sono entrati in azione. E che non manchi la vicinanza dalla comunità locale.
. Video di Elisabetta Del Curto
© RIPRODUZIONE RISERVATA