Milano-Cortina 2026: a Sondrio studenti protagonisti tra sport e lavoro

Collaborazione tra Prefettura, Ufficio scolastico e Ispettorato del lavoro per trasformare i Giochi in opportunità di crescita per gli studenti del territorio. Lezioni garantite, didattica a distanza solo in casi specifici.

Sondrio

Le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 rappresentano per la provincia di Sondrio un’opportunità non solo in ambito sportivo, ma anche sul piano educativo e civico. In vista dell’evento, si è consolidata una rete di collaborazioni tra Prefettura di Sondrio, Ufficio Scolastico Territoriale (Ust) e Ispettorato del Lavoro di Como-Sondrio-Lecco, con l’obiettivo di trasformare i Giochi «in un’occasione concreta di crescita per le studentesse e gli studenti del territorio». Una delle più significative, come si spiega in una nota a cura dell’Ufficio Scolastico Regionale lombardo (Usr), coinvolge l’istituto “Alberti” di Bormio, grazie alla partnership con Hospitality.

Quaranta sono gli studenti dell’indirizzo enogastronomico che parteciperanno a un’esperienza di Pcto (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento, ex alternanza scuola-lavoro), affiancati dallo chef Carlo Zarri. Durante le Olimpiadi, saranno coinvolti nell’organizzazione e nella gestione della ristorazione a Bormio e Livigno, dove si stima - nei 17 giorni di gare dal 6 al 22 febbraio - la preparazione di oltre tre milioni di pasti.

Anche gli studenti non selezionati per questo percorso, si garantisce, «saranno coinvolti in attività di accoglienza, comunicazione e nella realizzazione di un ricettario olimpico ideato dagli istituti alberghieri aderenti». Il progetto include anche la partecipazione attiva di studenti con disabilità, a testimonianza dell’impegno verso l’inclusività e i valori dell’Olimpismo.

Parallelamente, è stato siglato il 28 maggio un accordo triennale tra l’Ust e l’Ispettorato del Lavoro, in linea con un protocollo nazionale condiviso dai ministeri dell’Istruzione e del Lavoro, in cui sono previste attività formative rivolte agli studenti impegnati nei Pcto olimpici, focalizzate su sicurezza nei luoghi di lavoro, diritti e doveri dei lavoratori, legalità e cittadinanza attiva, con l’intervento diretto degli esperti dell’Ispettorato.

Per quel che riguarda la continuità didattica, nella nota si conferma, peraltro già preannunciato la primavera scorsa, che per gli istituti comprensivi non ci sarà alcuna sospensione dell’attività didattica.

Le lezioni in presenza saranno assicurate anche per la quasi totalità degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. «Solo in pochi istituti – ma nella nota non si dice quali – situati nei pressi degli impianti sportivi (per dovere di cronaca c’è solo l’Alberti in Alta Valle) o su direttrici particolarmente trafficate ricorreranno, se necessario, alla didattica a distanza». È altresì vero che in quel periodo, 16 e 17 febbraio, ci sono le vacanze di Carnevale con due giorni di vacanza per tutte le scuole di ogni ordine e grado della provincia.

Sul piano istituzionale, il prefetto Anna Pavone ha sottolineato come l’evento rappresenti una vetrina internazionale per il territorio. Tra le principali sfide, «quella dei trasporti in un contesto montano fragile, da affrontare con una pianificazione condivisa. Il tema del trasporto scolastico, ha spiegato, è stato analizzato con attenzione all’interno dei tavoli tecnici istituiti, consentendo di individuare soluzioni che permetteranno di garantire i servizi educativi riducendo al minimo i disagi».

Luciana Volta, direttore dell’Usr, ha definito il progetto costruito con le istituzioni come «un modello di scuola che guarda al futuro, capace di trasmettere ai giovani valori fondamentali come il rispetto e la collaborazione, rendendoli protagonisti attivi di un momento storico». Per Imerio Chiappa, dirigente reggente dell’Usr, «l’apertura delle scuole durante i Giochi sarà garantita a tutti gli studenti, con l’eventuale ricorso alla didattica a distanza solo in casi limitati e giustificati da problemi di viabilità».

Dario Messineo, dirigente dell’Ispettorato, ha infine rimarcato «il valore del protocollo sottoscritto, nato per promuovere consapevolezza e prevenzione in tema di salute e sicurezza in ogni ambiente di vita e lavoro».

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