
Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 01 Ottobre 2025
Motociclista ferito a Sondrio: dopo un mese preso il pirata della strada
Individuato il 32enne che il 30 agosto ha provocato l’incidente sulla tangenziale di Sondrio e abbandonato il motociclista ferito a terra: denunciato per fuga e omissione di soccorso
Sondrio
È stato individuato e denunciato il pirata della strada che sabato 30 agosto ha causato un grave incidente lungo la tangenziale di Sondrio, all’altezza dell’uscita di via Vanoni. Si tratta di un 32enne residente nel Sondriese, denunciato in stato di libertà dagli agenti della Polizia locale con le accuse di fuga e omissione di soccorso.
La vicenda aveva destato forte preoccupazione già nelle ore successive al sinistro, quando si era diffusa la notizia del ferimento di un motociclista di 54 anni. Fin da subito era apparso chiaro che l’incidente non fosse un semplice scontro, ma il frutto di una manovra azzardata compiuta dall’automobilista. Secondo la ricostruzione, l’uomo al volante aveva improvvisamente effettuato un’inversione a U per evitare la coda e immettersi nell’uscita di via Vanoni, tagliando così la strada al motociclista che sopraggiungeva in direzione Tirano.
Il centauro, Marco Mendozzi, residente a San Giuliano Milanese ma originario di Aprica, è caduto rovinosamente a terra riportando diverse fratture. A rendere ancora più grave l’accaduto è stato il comportamento dell’automobilista, che dopo aver provocato l’incidente non si è fermato a prestare soccorso, allontanandosi invece rapidamente. Un gesto che ha indignato l’opinione pubblica, soprattutto perché il motociclista ferito è rimasto a terra in attesa dei soccorsi.
A ricostruire pubblicamente i fatti è stato lo stesso Mendozzi che, dall’ospedale, aveva voluto chiarire la dinamica: «Ritengo importante che queste informazioni vengano riportate correttamente, sia per rispetto della verità dei fatti, sia per l’impatto che possono avere sulla percezione pubblica dell’accaduto». Nelle stesse ore la moglie aveva diffuso un accorato appello sui social, condiviso centinaia di volte, per raccogliere testimonianze utili.
Proprio grazie a questi appelli e alla mobilitazione di tanti cittadini, alcune persone si sono fatte avanti fornendo dettagli preziosi per gli inquirenti. Decisive le indagini della Polizia locale di Sondrio che, oltre a raccogliere le testimonianze, hanno visionato le immagini delle telecamere di videosorveglianza lungo la tangenziale e nei pressi dell’uscita di via Vanoni.
Incrociando tutti gli elementi, gli agenti hanno individuato un sospettato. L’uomo è stato convocato al comando e ascoltato: nel corso dell’audizione sono emersi chiari indizi di colpevolezza e, come previsto dalla procedura, gli è stato chiesto di nominare un legale di fiducia. Al termine, è stato formalmente indagato e denunciato in stato di libertà.
Il 32enne dovrà ora rispondere delle accuse di omissione di soccorso e fuga, reati che il codice della strada e il codice penale puniscono severamente, con pene che possono arrivare fino alla reclusione e alla revoca della patente.
Per quanto riguarda le condizioni del motociclista, dopo alcuni giorni di ricovero a Sondrio, Mendozzi è stato dimesso ed è tornato a casa, in provincia di Milano, dove ha iniziato un percorso di recupero.
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