
Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 08 Luglio 2025
Neve a luglio e grandine: crollano le temperature in Valtellina
Primo fine settimana con piogge intense e neve sopra i 2500 metri in provincia di Sondrio. Imbiancata la statale dello Stelvio, grandine sul Bernina e massime scese di oltre 10 gradi in pochi giorni
Sondrio
Il primo fine settimana di luglio è stato all’insegna del maltempo con brusco calo delle temperature in provincia di Sondrio e in tutta la Lombardia. Situazione peggiorata decisamente ieri quando, in quota, dai 2500 metri in su, ha fatto la sua comparsa anche la neve. Ne sanno qualcosa gli operatori del Passo dello Stelvio che si sono ritrovati con la statale 38 imbiancata, questa mattina, quando sono risaliti da Bormio verso il Passo per raggiungere i propri alberghi e gli impianti dello sci estivo. Neve naturale sicuramente benefica per le piste del ghiacciaio del Livrio, anche se sono a dir poco sbalorditivi sono i cambiamenti climatici così repentini cui dobbiamo far fronte. Basti dire che nei giro di pochissimi giorni le massime sono precipitate verso il basso di almeno dieci gradi. Ieri non si andava oltre i 23 a Sondrio, quando la scorsa settimana si sono raggiunti “tranquillamente” i 34 gradi e più.
Un refrigeramento dovuto alle abbondanti piogge che hanno tenuto banco nei giorni scorsi unite a un’abbondanza di tuoni e fulmini. Al riguardo parla chiaro il report del Centro idro meteo e clima di Arpa Lombardia che negli ultimi tre giorni, da sabato a lunedì, ha rilevato quasi 40mila fulmini in tutta la regione di cui 15mila tra nube e suolo. E la giornata più elettrica è stata quella di domenica con quasi 20mila fulmini registrati. Arpa parla, però, di «precipitazioni abbondanti seppur con quantitativi non eccezionali se confrontati con altri temporali degli ultimi anni verificatisi nella stagione estiva» dice .
Su molte zone sono state giù raggiunte comunque e superate le medie pluviometriche del mese di luglio con più di 100 millimetri accumulati in 72 ore in diverse aree delle province di Monza e Brianza, Como, Lecco e Bergamo con punte fino a 150-160 millimetri avute a Merate, nel Lecchese. Anche se in misura magari meno concentrata che altrove la pioggia è stata a tratti battente anche in provincia di Sondrio e, come detto, alle quote più alte si è trasformata in neve se non in ghiaccio. In cima al Bernina, infatti, i lavoratori frontalieri sono stati investiti da un’autentica grandinata lunedì sera. Sulle prime hanno pensato a neve, ma, in realtà, trattavasi di una tempesta di ghiaccio. Non ci sono stati per fortuna ulteriori problemi rispetto alla tenuta del territorio, neppure a Valdisotto dove l’area di Tola e Aquilone resta osservata speciale e si lavora alacremente per il superamento dell’emergenza, anche se ci vorrà del tempo perché si possa veramente tornare alla normalità.
Quanto alle prossime giornate, invece, sarà la stabilità a tornare padrona con progressivo rialzo delle massime fra i 25 e i 30 gradi. Le nuvole torneranno a mostrarsi nel fine settimana con possibilità di precipitazioni sparse e diffuse soprattutto nella giornata di domenica.
© RIPRODUZIONE RISERVATA