No waste, more taste: giovani cuochi valtellinesi contro lo spreco

Unire formazione, sostenibilità e valorizzazione delle risorse locali: è il progetto dell’Apf Valtellina con Regione Lombardia ed Ersaf. Studenti e docenti saranno protagonisti di laboratori, eventi e ricette antispreco

Sondrio

Ridurre lo spreco alimentare partendo dai giovani e dalla formazione valorizzando le risorse locali, contenendo i costi per le famiglie e le imprese e stimolando nuove filiere e professionalità legate alla green economy. Si chiama “No waste, more taste - Giovani cuochi per una cultura alimentare sostenibile in Valtellina” il titolo del progetto ideato dall’Apf Valtellina, in collaborazione con la Regione Lombardia e l’Ersaf, che lancia un nuovo percorso educativo e culturale dedicato alla lotta allo spreco alimentare.

La presentazione è avvenuta in concomitanza con la Giornata internazionale della consapevolezza delle perdite e degli sprechi alimentari, istituita dalle Nazioni Unite e celebrata ogni 29 settembre, sottolineando la centralità del tema a livello globale. L’iniziativa accompagnerà l’autunno 2025 con un ricco programma di attività che intrecciano formazione, sensibilizzazione e partecipazione. A essere coinvolti saranno studenti e docenti dell’Apf sia di Sondrio che di Sondalo, insieme a famiglie, operatori del settore, enti pubblici e realtà produttive del territorio. Un vero e proprio ecosistema di attori che si muoveranno con un obiettivo comune: trasformare il cibo da possibile fonte di spreco a risorsa culturale, sociale ed economica. Il progetto si articola attraverso laboratori pratici nelle cucine didattiche, lezioni in aula, incontri divulgativi e momenti aperti alla comunità.

La sperimentazione sarà concreta: gli studenti si misureranno con ricette antispreco, imparando a valorizzare ingredienti dimenticati o avanzi, per dar vita a piatti nutrienti e sorprendenti. Parallelamente, il sapere maturato verrà portato nelle scuole del territorio e condiviso durante eventi pubblici, con l’ambizione di diffondere un messaggio che va oltre le mura dell’istituto. Uno degli appuntamenti simbolo sarà quello ospitato dal Salone dell’orientamento di Morbegno, dove i giovani cuochi avranno l’occasione di incontrare famiglie e cittadini, mostrando come la cucina possa diventare linguaggio universale e strumento di connessione tra generazioni. Un approccio che guarda non solo alla formazione professionale ma anche alla responsabilità civica, rafforzando il ruolo delle nuove generazioni come portatrici di innovazione sociale. Per ampliare la portata del progetto, “No waste, more taste” sarà accompagnato da strumenti multicanale: un volume antispreco, raccolte di ricette dedicate e contenuti digitali che saranno diffusi sul sito e sui canali social dell’Apf Valtellina. L’obiettivo è moltiplicare le occasioni di contatto con il pubblico e rendere accessibile a tutti un patrimonio di buone pratiche.

«La vera novità - spiega Marco Cimino, responsabile area progetti e alta formazione dell’Apf Valtellina - sta nel fatto che i giovani cuochi non sono solo apprendisti di tecniche culinarie, ma diventano protagonisti di un cambiamento culturale che unisce qualità, tradizione e responsabilità. Questo percorso permetterà loro di migliorare non solo le competenze professionali, ma anche quelle comunicative, diventando ambasciatori di sostenibilità per l’intero territorio». Un concetto ribadito dal direttore Evaristo Pini, che sottolinea come “No waste, more taste” rifletta la missione dell’Apf Valtellina: formare giovani capaci di affrontare le sfide del mondo del lavoro e, allo stesso tempo, contribuire al benessere della comunità. «La didattica - dice - si intreccia con la responsabilità sociale e la valorizzazione dei prodotti locali, offrendo agli studenti un’occasione unica per crescere come professionisti e come cittadini consapevoli». Il progetto si distingue per il suo approccio cross-aging: il sapere elaborato dai ragazzi non rimane confinato tra i banchi, ma viene condiviso con il territorio. Un circolo virtuoso che intreccia entusiasmo giovanile, memoria delle tradizioni e innovazione tecnologica.

La Valtellina si trasforma così in un laboratorio a cielo aperto, dove la sostenibilità diventa motore di sviluppo culturale ed economico. “No waste, more taste” si inserisce dunque in un più ampio percorso che lega formazione, sviluppo territoriale e sostenibilità.

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