Omicidio di Emilia Nobili: domani l’autopsia, il marito resta in carcere

Sarà eseguita domani all’obitorio di Sondrio l’autopsia sul corpo di Emilia Nobili, la professoressa in pensione uccisa nella sua casa di Poggiridenti. Intanto il marito Mohamed Rebani, accusato di omicidio aggravato, è detenuto nel carcere di Lecco

Poggiridenti

Sarà effettuata domani all’obitorio dell’ospedale di Sondrio l’autopsia sul corpo di Emilia Nobili, la professoressa in pensione uccisa a coltellate nella notte tra giovedì e venerdì nella sua abitazione di Poggiridenti. Solo al termine dell’esame autoptico la salma potrà essere restituita alla famiglia, e in particolare al figlio Karim, per consentire la celebrazione dei funerali, che si terranno nella parrocchiale del paese.

Nel frattempo proseguono le indagini sul caso di femminicidio che ha sconvolto la Valtellina. Il marito della donna, Mohamed Rebani, 64 anni, marocchino, è in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato. L’interrogatorio di garanzia per la convalida del fermo e la conferma della custodia cautelare è atteso nei prossimi giorni e si svolgerà, con ogni probabilità, presso il carcere di Lecco, dove l’uomo è stato trasferito subito dopo il fermo.

È stato proprio Rebani, nella notte tra venerdì e sabato, mentre si trovava in caserma a Lecco, a fornire agli investigatori nuovi elementi chiave per l’inchiesta. Ai carabinieri ha indicato il luogo in cui si era disfatto dell’arma del delitto – un coltello, probabilmente da cucina – e degli abiti insanguinati che indossava al momento dell’omicidio. I militari della Compagnia di Sondrio hanno poi ritrovato entrambi poco lontano dall’abitazione

L’appartamento al terzo piano in cui si è consumata la tragedia resta sotto sequestro per ulteriori rilievi tecnico-scientifici, mentre i sigilli al resto della palazzina sono stati rimossi già nella notte tra venerdì e sabato, per consentire il rientro degli altri residenti, tra cui proprio il figlio della coppia, che vive al secondo piano.

Secondo una prima ricostruzione, il delitto si sarebbe consumato nel cuore della notte tra giovedì e venerdì. Emilia Nobili, insegnante di Lettere in pensione molto conosciuta a Sondrio per aver lavorato alla scuola media Sassi, aveva già in passato denunciato il marito per maltrattamenti e percosse.

Venerdì sera, intorno alle 23, l’uomo è stato fermato in stato di ebbrezza in centro a Lecco da una pattuglia del Nucleo Radiomobile dell’Arma. Ai militari ha subito confessato di aver ucciso la moglie e fornito dettagli sull’accaduto, che hanno poi trovato riscontro nei rilievi dei colleghi sondriesi. La Procura di Lecco ha disposto l’immediato interrogatorio e il trasferimento in carcere.

«Il decesso era avvenuto alcune ore prima nell’abitazione di residenza, in circostanze riconducibili a un crimine violento», ha confermato in una nota il Comando dei carabinieri di Sondrio, che insieme ai colleghi lecchesi ha portato avanti le indagini sotto il coordinamento delle rispettive Procure. «L’esito dell’attività investigativa congiunta – si legge ancora – conferma, ancora una volta, il pieno coordinamento e le consolidate sinergie operative tra le Procure e i carabinieri delle province di Lecco e Sondrio».

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