
( foto Gianatti)
«Pasquale vivrà sempre nel ricordo»
Gremito il Santuario della Madonna degli Alpini di Chiesa Valmalenco per il funerale di Pedrolini. Grande cordoglio per il podista e presidente della Pro loco stroncato da malore sabato durante una corsa
C’era tutto un paese e buona parte della valle al Santuario della Madonna degli Alpini di Chiesa per dare l’ultimo saluto a Pasquale Pedrolini, il podista scomparso a 49 anni durante la Valmalenco Ultra Trail andata in scena sabato. È stata la dimostrazione tangibile dell’affetto che lega tutta la comunità a un uomo che ha saputo dare molto con il suo impegno senza riserve, la sua passione a un intero paese, a un’intera valle.
Nella chiesa gremita mezz’ora prima dell’inizio del funerale, è entrato il feretro portato a spalla dagli alpini, con i loro labari a mezz’asta, seguito dalla moglie Francesca accompagnata dal figlio Lorenzo e da mamma Ada, sorretta, composta nel suo dolore. C’era il fratello Ivano, che a Pasquale somiglia come una goccia d’acqua.
Presenti anche il sindaco di Chiesa, quello di Caspoggio, l’assessore allo sport di Lanzada, tutti con la fascia tricolore. Non sono mancati gli organizzatori della Valmalenco Ultra Trail guidati da Fabio Cometti, stretti intorno a un uomo che da presidente della Pro loco ha garantito un contributo importante alla riuscita dell’evento.
Rappresentava una giornata di festa per la valle quella corsa che si snodava lo scorso fine settimana attraverso bellissime montagne. Un impegno organizzativo di mesi che si finalizzava. Purtroppo si è verificato un evento tragico, improvviso che ha scosso un intero paese. Come ha ricordato il celebrante don Fabio Sem, missionario in Mato Grosso, amico e coetaneo di Pasquale: «la morte è la grande ferita della vita», soprattutto quando arriva così inattesa e si porta via una persona nel fiore degli anni, «un mistero che non si riesce mai a padroneggiare».
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