
Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 14 Luglio 2025
Ponte, chiesa gremita per l’ultimo saluto all’ostetrica Beatrice Salini
Ponte in Valtellina
Erano in tantissimi questa mattina alla chiesa parrocchiale di Ponte in Valtellina per dare l’ultimo saluto a Beatrice Salini, scomparsa a soli 33 anni dopo aver affrontato con coraggio e dignità una malattia che non le ha lasciato scampo. La notizia della sua morte, avvenuta venerdì scorso, ha lasciato sgomenta un’intera comunità. La chiesa non è riuscita a contenere le centinaia di persone accorse per stringersi attorno al dolore del marito Claudio, del piccolo Riccardo, del papà Flavio, della sorella Giulia e di tutti i parenti.
Beatrice era un’ostetrica stimata all’ospedale di Sondrio, una professionista apprezzata per la sua competenza e il suo approccio umano, ma anche una donna amata e una mamma dolcissima. La malattia era arrivata all’improvviso, due anni fa, pochi mesi dopo la nascita del figlio Riccardo, che ha da poco compiuto due anni. Nonostante la diagnosi durissima, Beatrice aveva continuato a lottare con determinazione e con un sorriso che non l’ha mai abbandonata.
In questi giorni, i social si sono riempiti di messaggi, ricordi, parole di affetto. Colleghi, amici, mamme che ha accompagnato nel momento più delicato della loro vita: tutti hanno voluto lasciare un pensiero. «Con profondo dolore e immensa gratitudine ricordiamo Beatrice – ha scritto l’Ordine delle ostetriche interprovinciale –. Con competenza, delicatezza e una dedizione rara, ha accompagnato la nascita di nuove vite con il sorriso e la forza di chi crede profondamente nel valore della cura».
Anche il gruppo Facebook “Mamme della Valtellina” ha voluto omaggiarla chiudendo simbolicamente la pagina per 24 ore: «Troppo presto, davvero troppo, troppo presto» si legge nel messaggio condiviso dalle amministratrici.
Tra le decine di ricordi, uno colpisce per la sua semplicità e verità: «L’umanità che hai sempre messo nel tuo lavoro è stata una carezza per tutte le mamme che hanno avuto la fortuna di incontrarti». Un’altra collega ha scritto: «Grandi erano la sua dolcezza e sensibilità. Anche chi l’ha conosciuta per poco non può dimenticarla. Era speciale, e lo si sentiva subito».
Beatrice lascia un vuoto enorme, ma anche una scia di luce, fatta di sorrisi, gentilezza e amore. E quel suo modo unico di prendersi cura degli altri continuerà a vivere nel cuore di chi l’ha conosciuta.
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