Popolare di Sondrio, BPER prende il controllo. Menegola: «Vigileremo sul radicamento territoriale»

Con l’adesione all’Opas dell’80,7%, BPER acquisisce il controllo dell’istituto valtellinese, ponendo fine alla sua autonomia. Il presidente Menegola chiede attenzione al radicamento territoriale: «Fiducia nel progetto, ma vigileremo»

Sondrio

«Le regole dell’economia e della finanza seguono dinamiche proprie e portano a cambiamenti che naturalmente provocano incertezza». Così Davide Menegola, presidente della Provincia di Sondrio, commenta la conclusione dell’operazione che porta la Banca Popolare di Sondrio sotto il controllo del gruppo BPER. Un passaggio storico, che segna la fine della lunga stagione di autonomia dell’istituto valtellinese e l’ingresso in un nuovo assetto industriale e societario.

Le istituzioni locali, pur consapevoli della portata del cambiamento, scelgono un approccio improntato alla responsabilità. «In più occasioni – prosegue Menegola – abbiamo espresso fiducia nelle rassicurazioni ricevute da parte di BPER, che ha garantito attenzione e continuità nel percorso di integrazione con Banca Popolare di Sondrio». Una fiducia che non cancella le preoccupazioni, ma che invita a vigilare e a collaborare affinché il radicamento territoriale dell’istituto non venga compromesso.

«Ribadiamo l’auspicio che non si verifichino strappi né cambiamenti traumatici e che la presenza della banca continui a rappresentare un punto di riferimento stabile per il territorio», sottolinea Menegola. Il riferimento è chiaro: la Popolare non è mai stata solo una banca, ma un attore fondamentale nella vita economica e sociale della Valtellina e della Valchiavenna.

Per questo il presidente della Provincia si sofferma anche sulle priorità future: «Confidiamo che l’attenzione verso i dipendenti, il sostegno all’economia locale e il radicamento sul territorio rimangano elementi centrali anche in questa nuova fase. Ci auguriamo che tali impegni si traducano presto in azioni concrete e visibili». Infine, Menegola ribadisce la disponibilità dell’ente a farsi parte attiva nella fase di transizione: «La Provincia di Sondrio conferma la piena disponibilità ad essere interlocutore attivo e responsabile, pronto a collaborare per garantire che questa transizione rappresenti un’opportunità di crescita condivisa per l’intera comunità valtellinese e valchiavennasca».

L’Opas (offerta pubblica di acquisto e scambio) lanciata da BPER Banca ha raccolto adesioni pari all’80,7% del capitale di Banca Popolare di Sondrio, una quota sufficiente per garantire il controllo dell’assemblea straordinaria e procedere alla fusione per incorporazione. Non è stato raggiunto il 90% utile al delisting, ma il gruppo modenese potrà comunque perseguirlo per via assembleare. L’integrazione, di fatto, è una formalità.

Dal lato di BPER, invece, i toni sono entusiastici. Per l’amministratore delegato Gianni Franco Papa, l’operazione è un successo strategico: «Il successo di questa operazione rappresenta una tappa significativa per BPER e un importante riconoscimento della validità del nostro progetto da parte del mercato e degli azionisti». Il gruppo, con l’ingresso della Popolare, rafforza la propria posizione tra i leader del settore bancario italiano: oltre 6 milioni di clienti, più di 2.000 filiali, 400 miliardi di asset finanziari gestiti.

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