
Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 14 Giugno 2025
Prima settimana di Grest a Sondrio
con quasi cinquecento partecipanti
Sondrio
Oltre 200 bambini e ragazzi all’oratorio San Rocco, altrettanti al Sacro Cuore, dove si svolgono le attività dell’Oratorio Sondrio (Or.So.). Sono stati quasi 500 in città i partecipanti alla prima settimana di Grest, che si è conclusa venerdì. Molti di più gli iscritti complessivi - quasi 400 solo a San Rocco - che nelle prossime settimane prenderanno parte alle proposte estive degli oratori, rese possibili grazie all’indispensabile impegno di volontari adulti e soprattutto degli animatori adolescenti. La prima settimana sono stati una settantina al Sacro Cuore, circa 40 a San Rocco.
Dallo scorso lunedì, l’allegro vociare dei bambini delle scuole primarie e dei ragazzi delle secondarie di primo grado riecheggiano negli spazi degli oratori dal mattino fino al tardo pomeriggio. Per loro, come sempre, poche e semplici tappe a scandire la giornata: la preghiera, che in diversi giorni si esprime anche nella partecipazione alla Messa, la riflessione, ispirata al tema giubilare della porta che è espresso con il motto “TocToc - Io sono con voi tutti i giorni”, e il gioco, che occupa la maggior parte del tempo. C’è poi anche la condivisione di momenti conviviali come quello della merenda e soprattutto del pranzo, per chi sceglie di trascorrere l’intera giornata in oratorio. Una possibilità che offre un significativo aiuto a quei genitori che, nella costante ricerca di far conciliare gli impegni lavori con la dimensione familiare, cercano a chi affidare i propri figli dopo il termine dell’anno scolastico.
Negli ultimi anni le presenze negli oratori sono costanti, ma non più numerose come alcuni decenni fa. E questo nonostante l’offerta dei Grest si sia adattata alle esigenze delle famiglie, passando dalle sole proposte pomeridiane di una ventina d’anni fa, all’attuale accudimento per l’intera giornata con anche il servizio mensa. Punto di forza rimane la competitività dei prezzi, che possono essere contenuti grazie all’apporto volontario degli animatori e di quegli adulti che credono nel valore educativo dell’oratorio. Che è apprezzato anche da quei genitori che, pur avendo la possibilità di iscrivere i propri figli anche ad altri tipi di centri estivi, preferiscono lo stile che caratterizza gli oratori. Dove la volontà è quella di far proseguire quanto proposto durante il resto dell’anno pastorale, con la catechesi e l’annuncio cristiano, ma in una chiave ludica e ricreativa.
Se don Remo Bracelli, vicario della Comunità pastorale cittadina, sottolinea come l’esperienza del Grest serva a tutti - ai bambini perché «imparino a stare assieme crescendo nella fede»; agli animatori perché «si assumano responsabilità e si prendano cura dei più piccoli, mettendo le mani in pasta in quello che è il servizio»; agli adulti che «hanno occasione di mettere in pratica il Vangelo» -, don Emanuele Cucchi, direttore dell’Istituto salesiano e dell’oratorio San Rocco, evidenza l’importanza del servizio degli animatori adolescenti. «Svolgono un’esperienza formativa - afferma -: imparano a conoscere sé stessi e a capire quali sono le loro competenze per metterle poi a servizio della collettività in un domani».
Della bellezza di quanto stiano vivendo in queste settimane, nelle quali si stanno impegnando come animatrici all’oratorio San Rocco, sono ben convinte le giovani Aurora Marantelli e Ilaria Bulanti. «Quella del Grest - riflettono - è una bella esperienza che ti forma anche per il futuro. Ed è sempre bello stare in compagnia dei bambini e dei ragazzi». Che si divertono nel gioco: «Il momento migliore da condividere - riflettono le due ragazze - perché è bello vedere la felicità di chi è felice in ciò che proponiamo».
Non manca un consiglio per gli adolescenti che non stanno vivendo l’esperienza da animatori. «Dovrebbero venire a provare e mettersi in gioco - dicono le due giovani -. Si tratta di un’esperienza che è formativa anche per futuro».
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