Serata A.I.D.O: a Santa Caterina testimonianze e riflessioni sul trapianto

Al polifunzionale di Santa Caterina Valfurva una serata promossa dall’associazione dei donatori Bormio e Valli per sensibilizzare sul tema della donazione di organi. Al centro dell’incontro le testimonianze di due valtellinesi

Santa Caterina Valfurva

Una serata toccante, intensa e con un messaggio importante quella organizzata al polifunzionale di Santa Caterina Valfurva dalla sezione intercomunale Bormio e Valli dell’A.I.D.O. in collaborazione con l’amministrazione comunale e la Pro Loco di Valfurva. Protagonista dell’iniziativa, volta alla sensibilizzazione sul trapianto di organi e tessuti, la pubblicazione “Volti di rinascita. 55 storie di trapianti (ma potrebbero essere 55.000)” di Leonio Callioni e Francesca Boldreghini.

Regista della serata il dinamico Erasmo Schivalocchi, presidente della sezione intercomunale A.I.D.O. Bormio e Valli dal febbraio dello scorso anno, con il quale hanno collaborato anche i componenti del direttivo ovvero i due vicepresidenti, Silvia Pedrini e Paolo Urbani, l’amministratore Marco Berbenni, il segretario Silvana Francesca Longa e i consiglieri Lucio Schiantarelli, Giovanni Schiantarelli, Elisabetta Manuela Bonetti, Tiziana Compagnoni, Riccardo Dei Cas e Giovanna Severina Gareri. Dopo i saluti di benvenuto, i volontari dell’associazione hanno letto alcuni brani della pubblicazione, scritti nei quali ben 55 trapiantati (rene, fegato e cuore) hanno raccontato la loro storia e documentato la loro particolare esperienza.

Molto toccante ed emozionante il momento della testimonianza diretta di due trapiantati valtellinesi, Dalia Pegorari di Caspoggio ed Elisabetta “Betty” Bonetti di Valdisotto che hanno raccontato la loro storia e, soprattutto, l’ esperienza che le ha portate al trapianto. Come sottolineato da Erasmo Schivalocchi, il dovere di ciascuno di noi è racchiuso nell’impegno che «queste storie di vita, ricche di gioia e di determinazione – questa la sua sottolineatura - diventino esempi di forza, coraggio e di impegno affinché la “cultura della donazione” (A.I.D.O.) diventi solidarietà sociale, come principio cardine della società civile e come fondamento dell’intero sistema trapianti. E’ inoltre compito di tutti noi, potenziare la salvezza e il miglioramento della qualità di vita sia dei pazienti in attesa di trapianto che degli stessi trapiantati, oltre al sostegno alle famiglie degli stessi donatori». Ad allietare la serata, con una serie di brani musicali che hanno spaziato dal pop, al jazz e fino alla musica leggera, il duo formato da Monica Clementi e Chicco Cotelli.

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