Sondrio celebra il 4 Novembre: unità, memoria e riconoscenza

Cerimonia solenne oggi a Sondrio per la Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, alla presenza del prefetto Anna Pavone, di sindaci, autorità, studenti e rappresentanti delle Forze dell’Ordine

Sondrio

Solenne celebrazione in città per la Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, iniziata con una Santa Messa nella Collegiata dei Santi Gervasio e Protasio, alla presenza delle più alte cariche provinciali coordinate dal prefetto Anna Pavone, di numerosi sindaci della valle, delle Forze dell’Ordine e delle associazioni combattentistiche e di volontariato.

Dopo un lungo corteo, il gruppo si è radunato al Parco della Rimembranza, dove li attendevano diverse scolaresche del capoluogo: una presenza importante per rinnovare la memoria del 4 novembre 1918, data indelebile nella storia italiana, quando – con la disfatta dell’Impero austro-ungarico, la battaglia di Vittorio Veneto e l’armistizio di Villa Giusti – l’Italia completò la propria unificazione nazionale.

La cerimonia si apre con l’ingresso dei gonfaloni di Morbegno e Tirano, seguiti da quello della Provincia di Sondrio, decorata con medaglia d’argento al valor militare per attività partigiane, dal Comune di Sondrio e dai labari delle associazioni combattentistiche e di volontariato.

Il prefetto Pavone passa in rassegna lo schieramento insieme al colonnello Giuseppe Bivona, comandante provinciale dei Carabinieri.

Gli alpini recano il Tricolore per il solenne alzabandiera, accompagnato dall’Inno d’Italia.

Toccante il momento dell’Onore ai Caduti, con la deposizione nel sacrario militare di una corona d’alloro, portata da agenti della Polizia Locale mentre il Silenzio della tromba echeggia nel raccoglimento generale. A seguire, la Preghiera dei Combattenti e Reduci, recitata con accenti commossi dal Cav. Maristella Ravelli.

Il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, letto dal prefetto Pavone, parla di «riconoscenza per chi fece l’Italia libera, combattendo per farne una Nazione indipendente e ispirata a valori democratici e di pace».

Il colonnello Bivona legge invece il messaggio del ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ricorda il valore del «servire: mettersi al servizio degli altri, della collettività, della Patria, consapevoli che il contributo di ciascuno si intreccia con quello degli altri, formando la trama solida che protegge la nostra Repubblica».

A chiudere la manifestazione, l’allocuzione del sindaco di Sondrio, Marco Scaramellini:

«I principi che hanno ispirato l’istituzione della celebrazione dell’Unità nazionale dovrebbero essere ricordati ogni giorno, per rinnovare l’impegno a difendere i valori della libertà e dell’unità. Non dobbiamo dimenticare che furono conquistati a duro prezzo da uomini valorosi, e che la libertà va difesa strenuamente. Celebriamo chi veglia su di noi ogni giorno, chi, con il proprio impegno, garantisce che questi principi vengano rispettati. Dobbiamo dimostrarci all’altezza del loro esempio, da cittadini responsabili, rispettosi del bene pubblico, solidali e inclusivi. Il messaggio di questa ricorrenza è un richiamo alla responsabilità personale e collettiva a difesa della democrazia e della libertà. Oggi il nostro Paese non ha più bisogno di eroi, ma di cittadini responsabili e con solidi principi».

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