
Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 28 Luglio 2025
Sondrio, la Diocesi in aiuto di Gaza: continua la raccolta fondi
Avviata da oltre una settimana la raccolta fondi destinata ai progetti umanitari del Patriarcato latino a Gaza. Padre Romanelli lancia l’allarme: servono pannolini per neonati e anziani e carburante per garantire servizi vitali
Sondrio
Da oltre una settimana la Diocesi di Como ha promosso una raccolta fondi per sostenere, attraverso la Caritas, i progetti del Patriarcato latino di Gerusalemme a favore della comunità di Gaza. E padre Gabriel Romanelli, parroco della Sacra Famiglia a Gaza City, attraverso il comasco Angelo Rusconi, operatore umanitario da poco rientrato proprio dalla Striscia di Gaza, ha segnalato due emergenze, verso le quali saranno convogliate le offerte raccolte.
«Alla luce delle continue difficoltà umanitarie - scrive padre Gabriel -, vi contattiamo per chiedervi gentilmente di aiutarci a garantire una fornitura urgente di pannolini. Questi pannolini sono essenziali per i neonati e gli anziani che attualmente si rifugiano qui. Abbiamo bisogno di circa 100 pacchi di pannolini per bambini, dato che nella casa di cura delle Missionarie della Carità ci sono 18 bambini con bisogni speciali, e di 100 pacchi di pannolini per adulti, dato che ci sono 27 anziani, sapendo che il costo di un pacco di pannolini si aggira attualmente intorno ai 500 shekel (pari a oltre 127 euro, nda)».
Necessarie anche forniture urgenti di carburante. «Essenziale - riferisce padre Romanelli - per alimentare i generatori della chiesa, vitali per sostenere i servizi salvavita, tra cui il pompaggio dell’acqua, l’illuminazione, la refrigerazione medica e la climatizzazione per i residenti vulnerabili che attualmente si rifugiano qui. Abbiamo bisogno di circa 300 litri di carburante per circa venti giorni, sapendo che utilizziamo il generatore otto ore al giorno e che un’ora consuma 15 litri di carburante, il cui prezzo è di circa 150 shekel al litro (più di 38 euro, nda)».
La lettera di padre Gabriel si chiude sottolineando che, grazie agli aiuti, sarà possibile «garantire la continuità delle cure e la protezione dei membri più fragili della comunità. «Vi ringraziamo in anticipo per la vostra cortese attenzione a questa richiesta e per tutti gli sforzi che continuate a compiere per la popolazione di Gaza», ha scritto il sacerdote, che pochi giorni fa ha potuto accogliere il patriarca, il cardinale Pierbattista Pizzaballa. Il quale ha riferito di aver camminato «tra le polveri delle rovine, tra edifici crollati e tende ovunque. Eppure, in mezzo a tutto questo, abbiamo incontrato qualcosa di più profondo della distruzione: la dignità dello spirito umano che rifiuta di spegnersi. Cristo non è assente da Gaza. È lì, crocifisso nei feriti, sepolto sotto le macerie eppure presente in ogni atto di misericordia, in ogni candela nell’oscurità, in ogni mano tesa verso chi soffre. Non siamo venuti come politici o diplomatici, ma come pastori. La Chiesa, l’intera comunità cristiana, non li abbandonerà mai».
La raccolta fondi può essere sostenuta attraverso offerte (che non saranno deducibili) da versare sul conto corrente di Banca Etica IT71Q0501810800000017211707, intestato a “Diocesi di Como - Caritas”, specificando quale causale “Colletta emergenza Terra Santa”.
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