Sondrio, giro di vite sulla sicurezza dopo l’aggressione in via Morbegno

Intensificati i controlli ordinari e straordinari per contrastare degrado e illegalità. Identificate 425 persone, 157 extracomunitari, e fermati 146 veicoli.

Sondrio

Proseguono i controlli straordinari delle Forze dell’ordine a Sondrio, disposti in seguito alla riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica dello scorso 8 ottobre. L’iniziativa, coordinata dalla Prefettura e attuata sotto la direzione del questore Sabato Riccio, si inserisce in un piano di rafforzamento delle attività di prevenzione e vigilanza sul territorio, deciso anche alla luce del clima di preoccupazione suscitato dal grave episodio di violenza avvenuto il 6 ottobre in via Morbegno, nei pressi della stazione ferroviaria.

Nel corso del Comitato, presieduto dal prefetto Anna Pavone, è stata condivisa la linea di un’intensificazione dei controlli sia ordinari che straordinari, con l’obiettivo di rafforzare la percezione di sicurezza dei cittadini e prevenire fenomeni di degrado e illegalità. Le giornate del 13, 14 e 15 ottobre hanno visto un ampio dispiegamento di forze nelle aree periferiche del capoluogo e attorno alla stazione, con la collaborazione del Reparto prevenzione crimine di Milano.

Il bilancio dei controlli è significativo: 425 le persone identificate, di cui 157 extracomunitari, e 146 i veicoli fermati. Due le denunce: una per porto di oggetti atti a offendere — con conseguente sequestro del materiale — e una per irregolare presenza sul territorio nazionale. In quest’ultimo caso, la persona è stata accompagnata al Centro di permanenza per i rimpatri di Milano per l’esecuzione del provvedimento di espulsione. Sono state inoltre contestate due violazioni al Codice della strada.

I controlli hanno interessato anche 12 esercizi pubblici situati nelle vicinanze della stazione ferroviaria: le verifiche amministrative non hanno fatto emergere irregolarità, ma l’attività rientra in una strategia più ampia di monitoraggio delle aree sensibili della città, spesso teatro di episodi di microcriminalità e degrado urbano.

«Ringrazio le forze di polizia per il loro costante impegno e per la tempestività con cui hanno assicurato alla giustizia il presunto responsabile della recente aggressione», ha dichiarato il prefetto Pavone. «Quella risposta immediata testimonia l’efficacia della collaborazione tra le diverse componenti del sistema sicurezza e la presenza costante dello Stato sul territorio».

I nuovi controlli, sottolinea la Prefettura, non rappresentano soltanto una misura emergenziale, ma l’avvio di un percorso strutturato di vigilanza continua e coordinata, con l’obiettivo di garantire maggiore serenità ai cittadini e contrastare con fermezza ogni forma di illegalità.

«La sicurezza», ha concluso il prefetto Pavone, «è un bene comune che richiede la collaborazione di tutti: istituzioni, forze dell’ordine e cittadini. Il nostro impegno è costante e concreto, affinché Sondrio resti una comunità sicura e vivibile».

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