
Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 14 Ottobre 2025
Sondrio, il prefetto Pavone: «Sicurezza garantita, controlli rafforzati in città»
Dopo l’aggressione di lunedì in via Morbegno, il prefetto di Sondrio Anna Pavone annuncia un potenziamento dei controlli nelle aree più isolate del capoluogo: «Il presidio delle forze di polizia è costante e non arretreremo di un millimetro»
Sondrio
Il presidio delle forze di polizia sul territorio di Sondrio e di tutta la provincia, per quanto non facile a causa della vastità del territorio, è continuo, costante e capillare. Lo è stato, lo è e lo sarà, perché sotto questo profilo non abbiamo alcuna intenzione di arretrare di un solo millimetro. Questa è una certezza.
Ciò detto, dopo quanto accaduto lunedì scorso a Sondrio, abbiamo convocato in Prefettura il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza ed abbiamo esaminato la situazione decidendo per un ulteriore rafforzamento dei controlli già esistenti nelle zone più isolate e periferiche del capoluogo.
A dirlo è Anna Pavone, prefetto di Sondrio, cui ci siamo rivolti per chiederle di eventuali ulteriori azioni a tutela della sicurezza, messe a punto dopo l’aggressione di lunedì sera in via Morbegno ai danni di una donna di 44 anni, da parte di un giovane di 24, subito localizzato, arrestato e tradotto in carcere a Sondrio con le accuse di violenza sessuale, lesioni gravissime e rapina, e pochi giorni fa trasferito in un altro istituto fuori provincia.
Ripeto, il presidio del territorio è già in essere e prova ne è il fatto che nulla viene lasciato intentato per risalire all’autore o agli autori di reati che vi vengono compiuti – sottolinea il prefetto – ovunque accadano, in strada, in casa, nei boschi. E i risultati penso si vedano, perché stiamo dando regolarmente conto di cittadini autori di reati assicurati alla giustizia a tutela, proprio, dell’ordine e della sicurezza pubblici.
Ora, come detto, la decisione è stata quella di essere ancor più presenti in alcune zone della città con un’intensificazione dei controlli. Dopodiché, a giorni, daremo conto anche con un comunicato di questo surplus di attività svolta, in cui sono impegnate, come sempre, tutte le forze di polizia, compresa quella locale.
I cittadini, giustamente, vogliono vivere la città in modo libero e sicuro e ne hanno tutto il diritto, anche se voglio evidenziare che non è possibile distinguere fra città sicure e città insicure. Ovunque il rischio zero non c’è. Purtroppo, nonostante tutti i controlli approntati, qualcosa può sempre capitare, ma fondamentale è il pronto intervento anche in questi casi. E anche lunedì le forze dell’ordine sono intervenute subito, assicurando alla giustizia l’autore dell’aggressione.
Il prefetto tiene a rassicurare su questo aspetto, cioè sul fatto che la cittadinanza non deve sentirsi sola o in pericolo.
Anche se i controlli non bastano mai, perché occorre essere sempre molto vigili – dice – ribadisco che non c’è carenza né rilassatezza nelle forze dell’ordine. Siamo concentrati nel garantire il presidio del territorio, vicinanza e protezione, e i cittadini devono sentirsi sicuri. Quanto accaduto è grave, ma è un episodio. Non ne farei un problema generalizzato di sicurezza sociale, perché questo non giova ad alcuno.
Ripeto: siamo attenti, vigili, presenti, in costante contatto con gli amministratori pubblici di Sondrio e di tutta la provincia, e il lavoro messo in campo è interforze, coordinato e sinergico.
Quanto al posto di Polizia ferroviaria di Sondrio, il prefetto Anna Pavone ricorda che verrà allestito in vista delle Olimpiadi, ma è già in corso la procedura per la sua stabilizzazione – dice – perché vi resti stabilmente. È un iter già avviato, burocratico perché richiede una serie di passaggi procedurali, ma il percorso è segnato, è in itinere.
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