Sondrio, il Siulp dopo l’aggressione: «Servono più agenti e mezzi»

Il Siulp, Sindacato Italiano Unitario Lavoratori di Polizia, esprime solidarietà alla donna aggredita e loda l’operato degli agenti. Il segretario Simone Pilat chiede però più personale e mezzi per garantire sicurezza sul territorio

Sondrio

Su quanto accaduto lunedì della scorsa settimana a Sondrio si è espresso anche il Siulp, Sindacato italiano unitario lavoratori polizia del capoluogo, di cui è segretario Simone Pilat.

«Nel manifestare piena solidarietà alla donna aggredita, che potrà contare sulla concreta vicinanza umana delle donne e degli uomini della Polizia di Stato già messi a sua disposizione – dice Pilat – riteniamo doveroso rivolgere anche un sentito e solenne elogio al personale della Questura di Sondrio, i cui operatori, ancora una volta, hanno dimostrato altissimo senso del dovere, rapidità d’azione e professionalità esemplare, in un momento di grande tensione sociale che vede ogni giorno gli operatori delle forze dell’ordine aggrediti, calunniati, criticati e spesso denigrati».

Questa la premessa che Pilat si sente in dovere di fare, prima di entrare, tuttavia, nel merito di un problema che non può sottacere.

«Non possiamo esimerci dal segnalare, per l’ennesima volta – scrive in un comunicato stampa – le gravi carenze di personale e di mezzi che affliggono da tempo la Questura di Sondrio, la quale, nonostante gli sforzi incessanti dovuti al solo sacrificio degli operatori, non può garantire un controllo simultaneo e capillare dell’intero territorio urbano. Per questo è necessario che alle tante parole di questi giorni seguano fatti concreti e che venga realmente rafforzato il numero dei poliziotti in città e in provincia. La sicurezza è un diritto di tutti e va garantita».

Al tempo stesso, però, il segretario provinciale Pilat si sofferma anche su un altro aspetto, più rassicurante, ricordando come Sondrio sia «la sesta provincia più sicura d’Italia secondo i dati ufficiali del 2024 – scrive – e si collochi stabilmente nelle prime posizioni nazionali per il controllo sistematico del territorio e la tempestività nelle operazioni repressive. Tant’è che i recenti episodi di criminalità – dalle rapine ai furti, dalle risse alle violenze di genere fino allo spaccio di droga – si sono tutti conclusi con l’arresto dei responsabili, a dimostrazione di un sistema investigativo e operativo che funziona, pur tra mille difficoltà. E proprio per questo non possiamo permettere che episodi del genere, per quanto gravi e allarmanti, mettano in discussione l’enorme lavoro che ogni giorno viene compiuto dalla Polizia di Stato e dalle altre forze dell’ordine a Sondrio. Uomini e donne che scelgono di servire lo Stato con coraggio e umiltà, lontano dai palcoscenici e per puro senso del dovere. Ci rivolgiamo infine alla cittadinanza – chiosa Pilat – alla quale chiediamo semplicemente fiducia».

L’intervento pubblico del Siulp, ricordiamolo, fa seguito a quello del Sap, Sindacato autonomo di Polizia, che all’indomani dell’aggressione alla donna di lunedì aveva chiesto alle autorità competenti di riattivare al più presto il posto Polfer di Sondrio e di potenziare la dotazione delle forze di Polizia, «al netto – ha precisato Cristiano Ambrosini – dei grandi sforzi compiuti ogni giorno dai colleghi sul campo».

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