Sondrio, nuovo centro rifiuti comprensoriale: al servizio di 30mila cittadini

Operativo da ottobre il nuovo centro di raccolta in via Ventina, un’isola ecologica di tipo comprensoriale, al servizio non solo del capoluogo ma anche di Albosaggia, Caiolo, Castione e Montagna

Sondrio

Non solo comunale. Aprirà in forma comprensoriale il nuovo centro per la raccolta dei rifiuti in costruzione in via Ventina, servendo una popolazione di circa trentamila abitanti. Insieme a Sondrio la nuova isola ecologica potrà essere utilizzata dai residenti nei comuni di Albosaggia, Caiolo, Castione e Montagna secondo una convenzione i cui contenuti sono stati illustrati lunedì sera alla competente commissione consiliare di palazzo pretorio dall’assessore all’Ambiente Carlo Mazza e da Raffaele Alessandri di Secam.

«Il centro che speriamo possa essere pronto per ottobre – ha spiegato Mazza - per come è strutturato consente di servire un bacino di utenza superiore a quello di Sondrio, diventando quindi una sorta di centro comprensoriale. L’allargamento ai Comuni limitrofi consentirà di ottimizzare i costi». Ogni Comune parteciperà alla gestione ed eventuali ulteriori investimenti, ad esempio alla realizzazione delle tettoie fotovoltaiche già contemplate nel progetto ma non coperte dalle risorse economiche a disposizione, in maniera proporzionale, secondo cioè il numero di abitanti e di abitanti equivalenti (parametro che serve a quantificare l’impatto inquinante di diverse attività, non solo quelle domestiche).

In questo senso Sondrio vale il 72,84%, Albosaggia il 9,27%, Montagna il 9,21%, Castione il 5,42% e Caiolo il 3,26%. Qualora fossero necessari o opportuni interventi integrativi o migliorativi del Centro di raccolta non compresi nel progetto originario, il Comune di Sondrio potrà farsi promotore di una proposta progettuale da condividere preventivamente con gli altri Comuni aderenti alla Convenzione. «L’allargamento della gestione - ancora Mazza - consentirà anche di ampliare gli orari di servizio per andare incontro alle esigenze dei cittadini».

«Lo scopo della nuova isola ecologica - aggiunge infatti Alessandri - è agevolare le persone nella gestione dei rifiuti che non si possono raccogliere facilmente a domicilio. Avere centri intercomunali come questo consente di avere strutture aperte in modo più proficuo, di ricevere un maggiore quantitativo di rifiuti di essere cioè più efficienti risparmiando». Non solo. La gestione unitaria del centro avrà infatti il vantaggio di uniformare le diverse raccolte e la loro misurazione anche nell’ottica dell’introduzione della tariffa puntuale. L’isola ecologica, progettata dalla società BLU Progetti per sostituire l’attuale centro comunale di raccolta rifiuti di via Samaden, ormai inadeguato, ha ottenuto un milione di euro sui fondi del Pnrr e 600mila euro sui fondi Aqst del demanio idrico. Sorgerà in via Ventina, in un’area di 7mila metri quadrati, di cui 2.300 di zone verdi e consentirà di depositare diverse tipologie di materiale: verde, ferro, elettrodomestici, vetro, inerti, plastica, carta, legno, oli esausti, farmaci, batterie e vernici.

«La scelta dei giorni e degli orari sarà importante – ha fatto presente Francesco Bettinelli di Sondrio democratica -. Una delle criticità emersa in via Samaden è proprio la difficoltà di accesso». Un maggiore approfondimento sulle modalità di gestione unitaria è stato chiesto da Andrea Massera che ha suggerito di valutare una compartecipazione non pro quota agli altri Comuni sull’investimento iniziale. «Cosa succede se uno o più degli altri Comuni non fossero d’accordo su eventuali investimenti necessari?» ha anche chiesto. «La copertura dei costi e degli investimenti – ha ricordato Alessandri – avviene sempre con la tariffa. Se non ci fosse l’accordo sugli interventi da fare un Comune può sempre recedere dalla convenzione».

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