Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 29 Dicembre 2025
Sondrio protagonista delle Olimpiadi: nodo strategico e investimenti
Il sindaco Scaramellini sottolinea l’importanza della città, gli eventi organizzati e l’impatto positivo dei Giochi invernali sullo sviluppo del territorio e sull’arrivo dell’università.
Sondrio
Sondrio entra nel clima olimpico con passo deciso, consapevole del proprio ruolo di capoluogo e snodo strategico tra Milano e le sedi di gara. Le bandierine lungo le strade, gli eventi declinati in chiave olimpica, l’attesa per il passaggio della fiaccola e i grandi investimenti infrastrutturali raccontano una città che si prepara a vivere un momento storico. Ne parla il sindaco Marco Scaramellini, intervistato all’interno di “Una Valle Olimpica”, in onda su Unica Tv.
Sondrio non ospita gare, ma sarà comunque una città centrale per le Olimpiadi. Qual è il suo ruolo in questo grande evento?
«Farà il capoluogo. In queste settimane stiamo partecipando a tutti i tavoli organizzativi coordinati dalla Prefettura, che ringrazio per il grande lavoro insieme al questore e alle forze dell’ordine. La macchina olimpica è complessa e richiede attenzione a ogni dettaglio. Sondrio è pronta e il clima olimpico si sente: la città si sta preparando e gli eventi che già organizziamo vengono letti anche in questa chiave».
Piazza Garibaldi sarà uno dei luoghi simbolo di questo period
«Sì, stiamo lavorando con Apf Valtellina per realizzare una sorta di villaggio olimpico, uno spazio di accoglienza e aggregazione per chi vorrà vivere le Olimpiadi anche da qui. Non siamo una sede di gara, ma siamo vicini all’evento e a Milano, e per chi guarda la Valtellina da fuori siamo davvero a due passi dalle competizioni».
A fine gennaio arriverà anche la fiaccola
«È un momento che attendiamo con grande emozione. Il passaggio della torcia, che da noi sarà il 31 gennaio, è un evento universale, un simbolo di sport ma anche di pace. Sono certo che coinvolgerà tutta la comunità, dalle scuole ai giovani, e sapremo accoglierlo nel modo migliore».
Parlando di eredità olimpica, uno dei temi centrali sono le infrastrutture
«Le Olimpiadi ci hanno portato risorse importanti. Penso agli investimenti sulle ferrovie, oggi ancora critiche ma destinatari di interventi ingenti, e alla tangenziale di Sondrio, che da trent’anni presenta strozzature note. Le opere verranno realizzate dopo i Giochi, ma risolveranno problemi quotidiani. Questa è la vera legacy: senza Milano Cortina difficilmente avremmo visto investimenti di questa portata sul nostro territorio».
Spostando il focus dalle Olimpiadi, nell’ultimo periodo sono arrivate anche classifiche nazionali molto positive per la città
«Essere primi nella classifica sulla Pubblica amministrazione de Il Sole 24 Ore è una grande soddisfazione. È una graduatoria basata su dati oggettivi, su capacità di spesa e solidità di bilancio. Dal 2018 non abbiamo acceso mutui, abbiamo migliorato il patrimonio comunale senza aumentare le tasse e realizzando opere grazie a fondi esterni. È un risultato dei cittadini, prima ancora che degli amministratori e dei dipendenti comunali».
Bene anche la qualità della vita
«Siamo migliorati di sette posizioni e siamo ventitreesimi in Italia. È una classifica provinciale e complessa, ma conferma che qui si vive bene, in un territorio sicuro e gestito con equilibrio. Dobbiamo continuare a lavorare, senza adagiarci».
Un ultimo tema: l’università, sbarcata in città proprio a ridosso delle Olimpiadi, fortemente voluta da lei. Come stanno andando questi primi mesi?
«L’avvio del corso di Ingegneria Informatica del Politecnico di Milano a Sondrio è un passo storico. Sta andando molto bene ed è frutto di un lavoro di squadra con la Provincia, che ringrazio. Offre opportunità ai ragazzi e alle famiglie, riducendo i costi e aprendo prospettive importanti. È solo l’inizio di un percorso che vogliamo far crescere».
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