Sondrio si veste a festa per le olimpiadi: sono arrivati in città gli stendardi

Il capoluogo valtellinese si prepara con stendardi e una fan zone in piazza Garibaldi. Un progetto che coinvolge l’intera provincia.

Sondrio

I primi hanno cominciato a sventolare in viale dello Stadio, poi in via Tonale e ora anche in via Toti. E altri se ne aggiungeranno per arrivare ai 39 previsti. Sondrio comincia a vestirsi a festa per dare il benvenuto alle Olimpiadi invernali.

A novanta giorni dall’inaugurazione ufficiale di Milano Cortina 2026, la città si prepara ad accogliere la fiamma olimpica che transiterà in Valtellina il 31 gennaio nel suo viaggio verso Milano per la cerimonia di apertura del 6 gennaio, sfoggiando gli stendardi celebrativi verticali doppi, della dimensione di 80x150 centimetri, che accoglieranno cittadini e visitatori lungo le principali vie cittadine e nella cosiddetta “fan zone” che sarà allestita in piazza Garibaldi, dove si concentreranno eventi e momenti di intrattenimento anche durante le gare.

Sfondo azzurro con le montagne stilizzate in bianco e giallo sugli stendardi si legge la scritta “It’s your vibe” insieme ai loghi di Valtellina – Taste of emotion e di Milano Cortina con i cinque cerchi.

Il progetto di “vestizione” è frutto della convenzione siglata tra l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Marco Scaramellini e l’Apf Valtellina, la realtà che si occupa della promozione del territorio attraverso strumenti di comunicazione fisici e digitali. Un accordo destinato a dare il via alla realizzazione dell’articolato piano messo in campo per trasformare Sondrio in una vera vetrina olimpica.

Già da settimane negli infopoint, negli esercizi del centro e nelle sedi delle istituzioni locali sono comparsi i totem, gli espositori da banco e i banner con i cinque cerchi che segnano il ruolo da protagonista del capoluogo e dell’intera Valtellina - non solo di Bormio e Livigno che ospiteranno le gare - nell’evento sportivo internazionale

L’iniziativa non si limita infatti al solo capoluogo. L’obiettivo del piano è infatti costruire un’immagine coordinata a livello provinciale, capace di rafforzare l’identità territoriale e generare un diffuso senso di appartenenza. Per questo motivo il progetto coinvolge anche gli altri centri capoluogo di mandamento o di passaggio sulla Statale, in un’azione comune che comprende enti, associazioni di categoria, scuole, alberghi, cantine, latterie e numerosi operatori del mondo enogastronomico.

Agli stendardi previsti nelle città si aggiungono le installazioni di forte impatto visivo lungo le strade: una grande struttura di 25 metri di larghezza per 6,5 di altezza, con il marchio Valtellina e le bandiere delle nazioni partecipanti, nei pressi della rotonda del Tartano e i celebri cinque cerchi olimpici a Cino. Simboli chiari e immediati visibili dalla strada statale e raggiungibili anche a piedi grazie a un percorso che si collegherà alla Via dei terrazzamenti, dove resteranno a testimonianza duratura dell’evento.

La “vestizione” di Sondrio e dell’intera provincia non rappresenta soltanto un’operazione estetica. Secondo la volontà delle istituzioni coinvolte si tratta, infatti, di un progetto che mira a valorizzare le bellezze naturali, i gusti e i sapori locali, invitando visitatori e cittadini a sentirsi parte di una comunità che accoglie il mondo intero. La Valtellina avrà infatti un ruolo di primo piano nei Giochi: tra Livigno e Bormio, va ricordato, sarà assegnato un terzo delle medaglie olimpiche, un dato che da solo testimonia la centralità della Valle.

Non a caso gli stendardi arrivano nel capoluogo alla vigilia dell’avvio del Sondrio festival, che ha nel programma anche una parte culturale legata ai Giochi, e del programma natalizio che naturalmente metterà lo spirito decoubertiano al centro.

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