
Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 04 Luglio 2025
Valdisotto, vertice in Prefettura:
«Lavorare per garantire
che non si ripeta quanto accaduto»
Sessanta evacuati, tre fronti franosi distinti, collegamenti interrotti e danni infrastrutturali rilevanti. È il bilancio ancora provvisorio dell’emergenza che ha colpito Valdisotto nel fine settimana e che ha spinto la Prefettura di Sondrio a convocare con urgenza un vertice operativo per coordinare gli interventi e avviare la ripresa
Sondrio
Sessanta evacuati, tre fronti franosi distinti, collegamenti interrotti e danni infrastrutturali rilevanti. È il bilancio ancora provvisorio dell’emergenza che ha colpito Valdisotto nel fine settimana e che ha spinto la Prefettura di Sondrio a convocare con urgenza un vertice operativo per coordinare gli interventi e avviare la ripresa. Attorno al tavolo, nella mattinata di ieri, si sono seduti rappresentanti di Regione Lombardia, Provincia di Sondrio, Anas, Terna, Protezione civile, Vigili del fuoco, forze dell’ordine e autorità locali, guidati dal prefetto Anna Pavone e dal sindaco di Valdisotto Alessandro Pedrini.
«La situazione è complessa, ma stiamo mettendo in campo tutte le risorse disponibili per garantire la sicurezza della popolazione e ripristinare quanto prima una condizione di normalità – ha esordito il prefetto Pavone –. L’efficacia della prima risposta all’emergenza è stata possibile grazie alla prontezza e alla professionalità degli operatori, ma è fondamentale ora passare a una gestione strutturata e coordinata».
Durante l’incontro, è emersa con chiarezza la gravità dell’evento. Non si è trattato di un singolo episodio, ma di tre diversi dissesti idrogeologici che hanno colpito in contemporanea più punti del territorio comunale. Il primo ha interessato la zona del torrente Solco, dove una colata detritica ha danneggiato una bretella che serve da viabilità secondaria. Il secondo ha colpito la valle del Novalena, provocando uno smottamento che ha interrotto la viabilità comunale. Il terzo, particolarmente delicato, ha riguardato la località San Bartolomeo.
«Sono eventi distinti, ma avvenuti quasi in simultanea – ha spiegato il sindaco Pedrini –. Questo ha messo sotto pressione sia la macchina comunale che i soccorsi. In poche ore abbiamo dovuto predisporre evacuazioni, chiudere strade, attivare i presidi e avviare i primi interventi di messa in sicurezza».
A oggi sono quattro le imprese già al lavoro sui fronti più critici, coordinate direttamente dall’Amministrazione comunale. Le operazioni riguardano non solo la rimozione dei detriti e la riapertura delle vie di comunicazione, ma anche la sistemazione provvisoria degli alvei e la realizzazione di opere di protezione per scongiurare nuovi episodi in caso di ulteriori piogge.
«Non si tratta di semplici interventi di pulizia – ha precisato il sindaco –. Serve una messa in sicurezza idraulica e geotecnica dei versanti, per garantire che quanto accaduto non si ripeta con la prossima perturbazione».
La viabilità è uno dei temi più critici. Il tratto tra Le Prese e lo svincolo per Bormio della statale 38 è oggi l’unico accesso rimasto disponibile all’Alta Valle. Per questo motivo è stato deciso di abbassare il limite di velocità a 60 km/h su circa 12 chilometri di strada, per ridurre il rischio di incidenti. Saranno attivi controlli della polizia stradale.
Le persone evacuate, una sessantina, sono state ospitate in strutture ricettive e centri messi a disposizione dal Comune e dalla Croce rossa, con il supporto dei volontari. «L’accoglienza è stata gestita con efficienza – ha sottolineato Anna Pavone – e continueremo a seguire passo dopo passo l’evoluzione, garantendo supporto anche dal punto di vista psicologico e logistico a chi ha dovuto lasciare la propria casa».
Per garantire una gestione coordinata, la Prefettura ha istituito una cabina di regia permanente, che opererà nei prossimi giorni come punto di raccordo tra enti locali, Regione, forze dell’ordine e tecnici. «Abbiamo bisogno di una regia unitaria, con informazioni aggiornate in tempo reale – ha detto Pavone –. Solo così possiamo pianificare interventi efficaci ed evitare sovrapposizioni».
Le previsioni meteo restano incerte e rappresentano una variabile da monitorare con la massima attenzione. Il terreno, già saturo, potrebbe non reggere ulteriori precipitazioni. «Siamo pronti a ricalibrare la strategia in base all’evolversi della situazione – ha assicurato il sindaco –. Ma occorre anche il senso civico dei cittadini, che devono attenersi alle indicazioni e collaborare con pazienza».
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