Valtellina, clima che cambia: ben tre gradi in più in mezzo secolo

Ambiente Dai 10,7°C medi del 1975 ai 13,6 del 2024. Lo attestano i dati dell’analisi del sito “iLMeteo.it” . Boom di notti tropicali: lo scorso anno sono state 27

Sondrio

Fa caldo. Anzi, fa sempre più caldo. E no, non stiamo parlando solo delle temperature di questi giorni: negli ultimi cinquant’anni - lo confermano i dati - la colonnina di mercurio dei termometri è progressivamente salita.

Il profondo rosso del 2022 con il record siccità La scorsa estate è andata meglio

Anche in provincia di Sondrio si registra un impatto significativo del cambiamento climatico attualmente in corso. Lo attestano i valori analizzati dal portale “iLMeteo.it” per la seconda edizione della ricerca - in collaborazione con il Corriere della sera - sul clima in Italia negli ultimi cinquanta anni.

Il periodo

I numeri presi in considerazione riguardano il periodo dal 1° gennaio 1975 al 31 dicembre 2024, per un totale di ben 284 milioni di dati: una fotografia precisissima, composta da aggiornamenti ora per ora per 365 giorni all’anno per cinque decenni, in merito a temperature medie e massime, caldo intenso, notti tropicali, intensità delle precipitazioni e siccità.

Come si diceva, anche la Valtellina riflette l’andamento del resto del Paese: basti pensare che, nel corso di mezzo secolo, la temperatura media annuale è passata dai 10,7 gradi del 1975 ai 13,6 dello scorso anno, con il massimo storico registrato nel 2022 di 13,8° C. Tale sarà - almeno, così si prevede - il valore di riferimento nel 2030, a riprova dell’incremento costante inaugurato alcuni anni or sono.

Analizzando i singoli mesi, il 2024 a Sondrio si distingue per due (tristi) primati, ossia altrettanti mesi più caldi negli ultimi cinquant’anni. A partire da febbraio, con una differenza positiva di ben 5,6 gradi rispetto al clima del passato: 7,7 il valore in questione, in luogo dei 2,1 gradi medi tra il 1975 e il 1999. Anche lo scorso agosto non è stato da meno: cinque gradi secchi in più a confronto con lo stesso arco temporale (20,7° C nel quarto di secolo di paragone, 25,7° C nel 2024).

Scendendo ancor più nel dettaglio, va rilevata un’ulteriore anomalia rispetto al periodo estivo: dal 1975 all’inizio del nuovo millennio il termometro nei mesi caldi nel capoluogo è sempre oscillato - in media - tra i 24 e i 26 gradi. Ultimamente, invece, viaggiamo sui 29 gradi, con l’apice raggiunto nel 2022 (30,3° C). Lo scorso anno - nel complesso - per l’estate si è parlato di 28,5° C., 0,6 gradi in meno del 2023, ma ben 3,7 in più dei 24,8° C del 1975.

Tutto ciò diventa ancor più evidente se si considerano le cosiddette “notti tropicali”, ossia i periodi di buio nei quali la temperatura non scende mai sotto i 20 gradi. Il picco si è visto lo scorso anno: 27 notti così. Nemmeno nel 2022 - l’anno dei record, come si evince dai dati finora riportati - si era arrivati a tanto: in quel caso (e lo stesso vale per il 2023) si parla di “soli” 21 casi del genere. Al 2024 appartiene anche il record di “caldo intenso”, ossia di giorni con temperatura percepita uguale o superiore ai 32 gradi: 48 giorni durante tutto l’anno, uno in più del 2022. Nel 1975 erano stati appena sei le giornate così.

Le precipitazioni

Passiamo ora al capitolo precipitazioni. Se la linea di tendenza per le temperature - come visto poco sopra - è perennemente in crescita, in questo caso si rileva un decremento costante. In altre parole, dovremo far sempre più i conti con la siccità.

Il 2024 non è stato un anno troppo asciutto - l’indice dell’anomalia di precipitazioni, non a caso, è di 0,5: un valore nella norma, insomma -, a differenza del 2023 e, ancora di più, del profondo rosso del 2022. Allora, infatti, si parlava addirittura di -2,7, dato a dir poco incredibile, se si considera che già al livello -2 si parla di “siccità estrema”.

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