Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 21 Ottobre 2025
Valtellina pronta per la sfida olimpica
Sergio Schena conferma: i lavori a Livigno e Bormio procedono nei tempi. La Valtellina sarà tra i cuori di Milano-Cortina 2026, con impianti sostenibili, innovazioni tecnologiche e 33 medaglie in palio
Sondrio
La Valtellina è pronta a diventare uno dei cuori pulsanti delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. A confermarlo è Sergio Schena, componente del Cda della Fondazione Milano Cortina 2026, intervenuto nella prima puntata della nuova stagione di Una Valle Olimpica su Unica TV. «Siamo emozionati e orgogliosi – ha spiegato –. Dopo oltre cinque anni di lavoro si iniziano a vedere i risultati. In Valtellina le cose stanno andando bene, siamo nei tempi e pronti per questa sfida».
Le opere olimpiche in Alta Valle procedono spedite. Livigno è stata la prima località ad inaugurare un impianto olimpico, la pista delle gobbe al Carosello, mentre sul Mottolino è quasi tutto pronto. «Sarà la prima volta nella storia – sottolinea Schena – che sei piste avranno lo stesso traguardo, un’eredità unica che resterà anche per il futuro. Anche a Bormio i lavori allo Ski Stadium e agli impianti tecnologici per la produzione della neve sono in fase di completamento». La sostenibilità è una delle parole chiave del progetto Milano Cortina 2026. «Punteremo a un nuovo standard di sostenibilità – spiega Schena –. Tutti i trasporti saranno elettrici o alimentati con biocarburanti, gli alberghi avranno certificazioni ambientali e gli impianti sportivi utilizzeranno tecnologie di ultima generazione».
Tra le innovazioni più significative c’è il nuovo sistema d’innevamento della pista Stelvio, capace di innevare da zero in 72 ore utilizzando solo la forza di gravità per il flusso d’acqua. La risposta del pubblico è già oltre le aspettative: «Siamo avanti rispetto alle previsioni – conferma Schena –. A Bormio lo sci alpino è andato esaurito in poche ore, ma anche lo scialpinismo ha registrato un’ottima domanda». In totale, la Valtellina assegnerà 33 medaglie olimpiche, di cui 26 a Livigno e 7 a Bormio. Il viaggio della fiaccola olimpica partirà il 26 novembre dalla Grecia e arriverà in Italia il 5 dicembre.
Dopo un lungo percorso tra i capoluoghi italiani, raggiungerà Livigno il 30 gennaio e Sondrio il giorno successivo, prima di accendere il braciere nella cerimonia inaugurale del 6 febbraio. Durante le settimane olimpiche, la mobilità sarà organizzata per ridurre al minimo il traffico privato. «I tifosi si muoveranno con treni diretti fino a Tirano, con corse ogni mezz’ora – spiega Schena –. Da lì partiranno 200 navette verso Bormio e Livigno». Sono previste alcune restrizioni temporanee nelle aree di gara, ma chi soggiornerà in zona potrà ottenere pass specifici. L’entusiasmo non manca nemmeno tra i volontari: a fronte di 18mila posti disponibili, le candidature sono state oltre 150mila. «A Bormio e Livigno i team sono quasi completi – afferma Schena – ma c’è ancora qualche posto disponibile. È un’esperienza che consiglio a tutti, non solo ai giovani». Il pensiero è già rivolto al futuro.
«Abbiamo davanti una vetrina straordinaria – conclude Schena –. In Valtellina arriveranno migliaia di giornalisti e ci saranno milioni di telespettatori da tutto il mondo. Starà a noi trasformare questa visibilità in relazioni e sviluppo, far conoscere i nostri vini, i nostri prodotti e la nostra ospitalità. È un’occasione unica per diventare una delle grandi destinazioni internazionali della montagna».
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