
Cronaca / Valchiavenna
Martedì 13 Giugno 2017
Casa alpina di Motta in difficoltà
Enti pronti ad aiutare le Acli
Madesimo: Comune e Comunità montana si dicono disponibili al confronto per scongiurare la chiusura della struttura.
«Trecento posti sono davvero tanti: incontriamoci per cercare insieme una soluzione». In attesa di conoscere il punto di vista della nuova giunta di Campodolcino, le prime risposte alle Acli milanesi che chiedono aiuto per la gestione della Casa alpina di Motta arrivano dalla Comunità montana e da Madesimo. Omar Iacomella, assessore al Turismo dell’ente di via Lena Perpenti, è pronto al confronto dopo aver ricevuto la notizia della chiusura estiva e del possibile stop anche all’attività invernale.
«Ad esempio per illustrare gli strumenti che possono contribuire al reperimento di fondi, a cominciare dalle risorse delle strategie per le Aree interne - spiega -. Stiamo parlando di una struttura privata, quindi bisogna tenere conto del fatto che il supporto degli enti deve rispettare regole precise. Ma la situazione della Casa alpina ci sta a cuore e siamo pronti a discutere con le Acli». La chiusura estiva della struttura alberghiera rappresenta una notizia preoccupante, ma i veri timori riguardano l’inverno, anche perché i clienti sono anche utenti degli impianti di risalita. «Siamo sconcertati da questa situazione - spiega il sindaco di Madesimo Franco Masanti -. Stiamo parlando di struttura molto importante sia per le conseguenze positive sulla Ski area, sia perché fa parte della tradizione della Valle Spluga. Siamo pronti a segnalare questa situazione a Soluzioni dinamiche, la società che ci affianca nell’analisi di Madesimo, per agevolare la ricerca di una soluzione».
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