Caso Flores, mazzata da 83mila euro

L’Appello riconosce i danni biologici

La decisione dei giudici di Milano era nota, non invece la somma da pagare

Il Comune di Samolaco dovrà anche riconoscere gli interessi maturati e le spese legali

SAMOLACO

Ottantatremila euro, ai quali ne vanno aggiunti 2500 per coprire parte delle spese processuali. É questa la tegola - sulla testa dell’amministrazione comunale. L’ex tecnico Isabella Flores, al centro di un caso di scontro con la precedente amministrazione del sindaco Elena Ciapusci sfociato nel licenziamento nel 2011 ha ottenuto dalla Corte di Appello Sezione Lavoro di Milano i danni biologici temporanei e permanenti provocati dall’intera disputa. Il tutto in riforma della sentenza di primo grado del tribunale di Sondrio che, invece, aveva escluso tali danni. La notizia era già nota da marzo. Non la cifra, arrivata in questi giorni con le motivazioni della sentenza.

Nel 2014 il tribunale di Sondrio, in parziale accoglimento delle domande proposte dalla Flores, aveva annullato una serie di sanzioni disciplinari e dichiarato l’illegittimità del licenziamento intimato all’architetto. Il tutto condannando il Comune di Samolaco al risarcimento del danno derivante dalle sanzioni disciplinari annullate, ed al pagamento dell’indennità risarcitoria dovuta in ragione del licenziamento illegittimo.

A Flores, però, non è bastato. Il tribunale, infatti, aveva accertato la legittimità di quattro delle sanzioni dell’amministrazione affermando che la Flores non aveva provato la persecuzione ai suoi danni. Il mobbing, in pratica. Ora la sentenza d’appello diffusa ieri cambia sostanzialmente le cose.

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