Croce rossa, una gara da incorniciare a Chiavenna

Quasi 400 volontari impegnati nella tre giorni di esercitazioni e competizioni. A vincere la delegazione di Gallarate

Chiavenna

«Un’accoglienza eccezionale quella che abbiamo ricevuto a Chiavenna dove, davvero, come recita il motto “si beve vino bono e si fa scola de umanità”. Il nostro caloroso grazie va all’amministrazione comunale e alla Comunità montana per il grande supporto assicurato».

A dirlo i referenti del Comitato regionale della Croce Rossa, che hanno scelto Chiavenna come sede dell’edizione numero 30 delle gare di primo soccorso dalle quali è uscita la squadra che affronterà la gara nazionale, prevista ad inizio settembre in Sicilia. Sabato la città del Mera era tutta punteggiata di rosso, ma già venerdì sera i mezzi della Croce Rossa appartenenti a 13 Comitati locali lombardi circolavano per Chiavenna che i più hanno raggiunto la sera prima per l’allestimento e per farsi trovare pronti ad affrontare, freschi e lucidi, i molteplici scenari.

Undici le postazioni in centro città, di cui otto terreni di gara veri e propri e tre di sosta, dove le squadre hanno partecipato a momenti teorici parti integranti, comunque, della prestazione. Le squadre hanno ruotato su tutte le postazioni per dimostrare la capacità di far fronte agli scenari realizzati con volontari trasformati in attori e perfettamente truccati. Scenari molto interessanti e di impatto, fra cui due forse ancor più degli altri. Quello realizzato alla Caurga del Parco Paradiso, dove è stata simulata la caduta al suolo di due rocciatori dopo che l’amico che dava loro la corda dal basso è stato punto alla mano da una vespa, e quello realizzato in sala consigliare a Chiavenna. Un matrimonio fra due donne interrotto da un colpo di pistola sparato da una congiunta stretta della coppia. Simulazioni fatte talmente bene da sembrare vere. Per tutta la giornata è durata la competizione, poi, tutti al palaghiaccio di Capiola per le premiazioni e la cena a base di pizzoccheri cucinati da Astel Teglio.

Momento cui ha presenziato anche Debora Diodati, vicepresidente nazionale della Cri, che si trovava a Sondrio ed è giunta a Chiavenna insieme a Mario Nino Negri, presidente del Comitato di Sondrio della Croce Rossa. Con lei anche i vicepresidenti regionali Valter Riva e Mario Gervasini. Sul palco sono poi state chiamate tutte le squadre partecipanti per la foto di rito e, quindi, le vincitrici, Crema, al terzo posto, Gavirate-Medio Verbano (Varese), al secondo, e Gallarate (Varese), al primo, squadra che si è aggiudicata anche il premio manovre salvavita memorial Roberto Luzzi, il volontario della Croce Rossa di Talamona recentemente scomparso. Commossa, la moglie, in sede di consegna del premio affiancata da Enrico Muttoni, intimo amico di Luzzi «un modo per ricordarne - ha detto Muttoni - il grande impegno per il nostro sodalizio cui ha dato tantissimo». Gli altri due premi in palio, quello per le maxi emergenze e quello per il supporto psicosociale, sono stati consegnati, rispettivamente, alla Croce Rossa di Lomazzo (Como), e a quella di Varese. In totale quasi 400 i volontari Croce Rossa che hanno “invaso” Chiavenna sabato, di cui 65 concorrenti, 54 persone dello staff e più di 250 volontari. Con loro, a Capiola, in sede di premiazione anche Luca Della Bitta, Andrea Giacomini e Daniele Ciapponi, il consigliere con delega ai giovani e volontario Cri che più si è prodigato per la buona riuscita dell’iniziativa.

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