
Cronaca / Valchiavenna
Sabato 11 Ottobre 2025
Minorenni rapinati a Chiavenna, subito individuati i responsabili
Si tratta di cinque ragazzi, di cui uno maggiorenne, residenti in provincia di Sondrio. Denunciati in stato di libertà per rapina aggravata.
Chiavenna
Rapida svolta nell’indagine sulle minacce a scopo di rapina di Chiavenna e, nelle ultime ore, si sono definiti meglio i contorni della vicenda che stava facendo discutere la tranquilla cittadina al confine con la Svizzera. Gli autori del grave episodio sono stati tutti individuati, a tempo di record, dai carabinieri della locale Compagnia.
Gli aggressori, ora finiti nei guai con la giustizia, sono tutti minorenni, tranne uno che è maggiorenne. In totale si è trattato di cinque ragazzi, mentre sono state due le vittime i cui genitori, la giornata successiva all’episodio, si erano subito presentati nella caserma dell’Arma di viale Maloggia per formalizzare le denunce. La zona dove sono avvenuti i fatti è quella dove si trovano la piscina comunale e l’oratorio di San Luigi.
Cosa era successo la sera di giovedì 9 ottobre 2025? In cinque circondano le due «prede» finite nel mirino e, con minacce, si fanno consegnare i soldi che avevano con sé in tasca (ossia pochi euro, essendo giovanissimi non avevano somme importanti) e la cintura griffata di marca Louis Vuitton, in commercio a 350 euro, che portava ai pantaloni uno dei rapinati. Non c’era stato uso di armi, come ad esempio coltelli, come successo in passato in Valtellina per episodi con protagonisti in negativo altri adolescenti, e neppure si era ricorsi alla violenza fisica. Solo minacce verbali, seppure pesanti. Una volta giunta alla centrale 112 l’allerta di quanto successo, con una telefonata, subito fuori sulle strade tutti i carabinieri disponibili in quel momento. I militari sono stati in grado di rintracciare, in brevissimo tempo, i cinque autori. Il merito, in questa circostanza, va attribuito agli uomini in divisa della stazione carabinieri Chiavenna, senza quindi la necessità di passare il caso ai colleghi del Nucleo operativo e radiomobile. Le indagini-lampo, anche con l’ausilio di alcune immagini ricavate dai sistemi di videosorveglianza situati nel perimetro della zona, hanno accertato che si trattava di un gruppo di amici tutti incensurati, tutti residenti in provincia di Sondrio, alcuni a Chiavenna, mentre altri in Bassa Valle, nel mandamento di Morbegno. Alcuni italiani e altri di origini straniere, ma comunque residenti nel territorio provinciale da parecchio tempo.
La refurtiva è stata recuperata e restituita ai derubati. «Non si è fatto male nessuno ed è una cosa importante, sicuramente da sottolineare. Ma è bene che i giovani sappiano che il confine fra quella che si può definire una bravata e un reato è molto sottile e si fa in fretta a finire poi per rispondere delle proprie azioni davanti a un giudice», fanno sapere dalla caserma. I cinque giovanissimi sono stati tutti denunciati in stato di libertà per il reato di rapina aggravata, uno alla procura del tribunale di Sondrio (il maggiorenne) e gli altri quattro al tribunale per i minorenni di Milano, competente anche su Valtellina e Valchiavenna. Bravi davvero i Cc della locale stazione di Chiavenna che, in tempi da primato, sono usciti in massa e hanno rintracciato e fermato gli autori del «colpo».
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