
Nuova Olonio
Il giudice per le indagini preliminari Antonio De Rosa ha convalidato gli arresti dei tre malviventi bloccati martedì scorso a Nuova Olonio con la refurtiva in auto, reduci da furti in tre appartamenti della Valchiavenna, ed ne ha disposto la custodia cautelare in carcere.
Per il momento restano, quindi, rinchiusi nella casa circondariale di Sondrio e non potranno nuocere ulteriormente, anche se un certo timore di poter essere fatti oggetto di furti o di tentati furti continua a serpeggiare fra i residenti in Valchiavenna dove mai come nelle ultime settimane il fenomeno ha imperversato.
Anche se, va detto, da quando il terzetto è stato intercettato, episodi di furti o tentati non se ne sono più avuti. E la speranza è che questa calma possa continuare, perché non c’era più pace fra i chiavennaschi, ma anche fra i residenti in altri piccoli paesi isolati della zona, sui quali si erano indirizzate le attenzioni dei ladri.
Giusto martedì scorso avevano operato in via Violina, a Chiavenna, e si erano introdotti in due abitazioni di San Giacomo Filippo, sempre con lo stesso metodo, scardinando le porte finestre dei piani terra e del primo piano. In un caso avevano anche cercato di aprire la cassaforte, senza riuscirci, servendosi di una smerigliatrice a disco diamantato trovata nell’auto sulla quale viaggiavano, una vecchia Mercedes prestata loro da un connazionale. Si tratta, infatti, di persone in Italia senza fissa dimora, due delle quali con precedenti specifici e una segnalata, ma non pregiudicata.
Nelle tre abitazioni visitate martedì scorso avevano asportato numerosi gioielli e orologi poi ritrovati sull’auto e riconsegnati ai legittimi proprietari, così come, sull’auto, sono stati rinvenuti gli attrezzi da scasso. Prove schiaccianti che non potevano non inchiodarli alle loro responsabilità.
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