Piuro conquista il Tour de Suisse: una festa per la Valchiavenna

Successo per l’arrivo del Tour de Suisse a Piuro grazie a un’organizzazione impeccabile e alla grande partecipazione popolare. Per la Valchiavenna una vetrina turistica importante

Piuro

«Una scommessa dall’esito non scontato, ma che il territorio ha vinto». Così Gigi Negri, responsabile per Rcs delle tappe del Giro d’Italia che si corrono in provincia di Sondrio e nume tutelare di tutto quanto riguarda il ciclismo sul territorio, ha salutato l’arrivo della tappa del Tour de Suisse di Piuro. Cento decibel di rumore raggiunti dal pubblico presente sul palco, grazie ad una app di rilevazione dell’organizzazione, hanno certificato il calore con il quale la Valchiavenna e Piuro hanno salutato l’arrivo della corsa rossocrociata. Tanta la gente per strada lungo il tragitto che ha attraversato Vallespluga, fondovalle di Chiavenna a bassa Val Bregaglia. Tantissima all’arrivo, nel tratto transennato dell’ultimo chilometro. Un risultato al di sopra delle aspettative, raggiunto anche grazie ad un’operazione di promozione mai vista prima in valle:«Bisogna ringraziare l’organizzazione che si è coordinata al di là e al di qua dal confine – ha commentato Negri - , le forze dell’ordine che hanno svolto un ruolo encomiabile in un contesto non semplice e lo sforzo di questa comunità. Basta vedere il numero dei volontari che sono stati coinvolti in un tratto di pochi chilometri».

Soddisfazione anche da parte del presidente della Comunità montana della Valchiavenna Davide Trussoni, arrivato sul traguardo in bicicletta partendo da Chiavenna: «La giornata di oggi rappresenta un risultato notevole in termini di partecipazione e comunicazione. Siamo molto soddisfatti. Non era scontato, visto che non si tratta del Giro d’Italia e che la giornata era feriale. Ora lavoriamo per riportare in valle la corsa rosa». Stravolto dalla fatica, e forse anche dalla tensione per una giornata che presentava parecchie incognite dal punto di vista organizzativo, il sindaco di Piuro Omar Iacomella. Stravolto, ma felice: «La Valchiavenna e Piuro hanno dato una grande risposta dal punto di vista organizzativo. Ringraziamo tutti gli enti, le istituzioni e i gruppi che hanno reso possibile quella che è sicuramente una giornata storica per la nostra comunità. Crediamo di esserci presentati al meglio a questo appuntamento, che rafforza i rapporti tra il nostro territorio e quello oltreconfine». Domani la corsa rossocrociata riparte dall’Engadina. Da La Punt. Per chi deve transitare in zona prevista chiusura del traffico tra le 11,45 e le 12,30.

Se l’arrivo della tappa del Tour de Suisse in Valchiavenna doveva essere una cartolina turistica del territorio grazie alla grande copertura mediatica di quella che è ancora considerata per importanza la quarta corsa a tappe del calendario ciclistico internazionale, l’obiettivo per la Valchiavenna è stato centrato. Spettacolari le immagini arrivate nelle case di tutto il mondo, peccato che la corsa non fosse in chiaro in Italia. Valorizzata non solo Piuro con il suo affascinante arrivo, ma tutta la valle. Chi si è collegato alla tv alle 15 ha potuto ammirare tutta la salita del Passo Spluga, dal versante svizzero, e la relativa discesa. Come avvenuto per il passaggio del Giro d’Italia di quattro anni fa, un po’ penalizzato il passaggio sul lago di Montespluga con la diretta internazionale sospesa per gli spot pubblicitari non appena il leader provvisorio della classifica generale è transitato al Gran premio della montagna. Qualche immagine, comunque, è arrivata.

Coperto molto bene, anche con immagini aeree, un altro punto cardine, sempre dal punto di vista della promozione turistica, come quello di Chiavenna. In particolare, il parco di Pratogiano e piazza Castello con le loro pavimentazioni in pavé. Decisamente premiato, e non poteva essere altrimenti, il territorio di Piuro, sede dell’arrivo di tappa. L’arrivo davanti alla Cascate dell’Acquafraggia ha lasciato a bocca aperta tutti: i visitatori che hanno raggiunto la frazione di Borgonuovo, ma anche chi si è seduto comodamente sul divano davanti alla televisione. Un giusto premio per lo sforzo organizzativo enorme messo in campo dal comitato organizzatore. Sforzo che ha visto il coinvolgimento di oltre 180 volontari che a vario titolo hanno prestato tempo e fatica per far sì che tutto fosse perfetto. Non ha creato grossi problemi organizzativi il fatto che la corsa fosse in largo anticipo sulla tabella prevista con velocità media. Quasi un’ora, per una tappa corsa a velocità notevolissima. Anzi, l’anticipo ha consentito all’organizzazione di iniziare prima la fase di smontaggio delle attrezzature all’arrivo e, quindi, la riapertura della statale 37 al traffico. Una volta terminata l’affollatissima premiazione del vincitore di giornata, Joao Almeida, e dei detentori delle maglie, spazio alla festa. La “Notte Rossocrociata” ha consentito a tutti coloro che erano arrivati sul traguardo, ma anche a persone che sono arrivate solo in serata, di godere di un momento di convivialità in un contesto paesaggistico unico come quello delle Cascate.

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