
Cronaca / Valchiavenna
Mercoledì 06 Luglio 2016
«Rifare il parco, ma senza tagliare piante»
Negozi e ristoranti di Pratogiano sono favorevoli alla ristrutturazione dell’area verde di Chiavenna. Soltanto l'ipotesi dello spazio giochi ed eliminazione degli alberi trova pareri discordi tra chi lavora sulla piazza.
Sì all’innovazione, ma niente stravolgimenti. E, soprattutto, salvaguardare le piante. Sembra essere questa l’opinione prevalente tra gli operatori economici che gravitano attorno all’area di Pratogiano per quanto riguarda il progetto di riqualificare il parco cittadino trasformandolo in “smart”.
Mentre il gruppo nato su Facebook per discutere del progetto, arrivato alla sua fase preliminare prima che l’amministrazione comunale aprisse un iter di condivisione con la cittadinanza pubblicando gli elaborati su Internet e dicendosi disponibile fino a fine luglio a raccogliere suggerimenti, ha superato quota 1.800 adesioni con un flusso di commenti costante, anche chi opera nella zona e dalla presenza del parco ha pure un ritorno, comincia a farsi un’idea un po’ più precisa e a formulare opinioni sull’opportunità o meno di una restyling tanto radicale.
Alcuni non hanno ancora avuto tempo di esaminare il progetto, ovviamente, e preferiscono astenersi: «La mia intenzione - spiega lo chef Mattia Giacomelli, titolare dell’albergo Crimea che si affaccia proprio su Pratogiano - è quella di chiedere all’amministrazione un confronto in tempi brevi per discutere del progetto più nel dettaglio. In generale posso dire che se ci sono delle migliorie da fare ben vengano. So quali sono le esigenze della mia clientela e credo che ad esempio il wi-fi sia una scelta intelligente. Mi preoccupa, però, ogni ipotesi di stravolgimento della zona, soprattutto per quanto riguarda il taglio delle piante, che vanno assolutamente preservate. Non sono convinto, infine, dell’utilità della realizzazione di un nuovo parco giochi in quel contesto».
Parco giochi e piante, d’altronde, sono gli elementi sui quali si sta concentrando il grosso del dibattito, con toni anche accesi soprattutto online.
Il caso sta spaccando la città, per non dire la valle ed erano anni che su un tema specifico non c’era una dibattito tanto ampio. Non chiude la porta nemmeno Luca Battistessa, del bar della stazione ferroviaria. Area che proprio negli ultimi anni ha avuto un intervento di riqualificazione che qualche critica l’ha sollevata: «In generale sono favorevole a un intervento che rimetta a nuovo l’area del parco, a patto che vengano salvate le piante. Ho sentito parlare di una parte di intervento riguardante l’innovazione tecnologica. Ben venga quell’aspetto».
Sì, insomma, a wi-fi e colonnine per la ricarica dei cellulari. Gli operatori sembrano essere un po’ più possibilisti rispetto alla popolazione, anche se va tenuto sempre presente che il dissenso tende a manifestarsi molto di più dell’opinione favorevole in casi come questi.
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