Samolaco: scuolabus a pagamento, assemblea con le famiglie

«Tra aumento dei costi e minori entrate per trasferimenti nel 2025 abbiamo un bisogno di fondi per la copertura delle spese correnti di 54 mila euro. Non possiamo fare altro che far pagare agli utenti una quota del trasporto scolastico».

La riunione aveva all’ordine del giorno il bilancio 2025 del Comune di Samolaco, ma la popolazione che ha affollato la sala consiliare mercoledì sera voleva avere lumi sulla novità delle ultime settimane. La decisione di far pagare il trasporto scolastico alle famiglie. Con una quota annua di 300 euro.

Il sindaco Livio Scaramella ha lungamente spiegato il ragionamento che ha portato a questa scelta. Ragionamento che è partito da una situazione che rischia di interessare tutti i comuni che non hanno entrate proprie di natura extra-tributaria: la difficoltà nel coprire le spese correnti. «Emerge la necessità di mettere in sicurezza il bilancio sulle spese correnti, cioè quelle per il funzionamento della macchina amministrativa e per i servizi, e lo si può fare aumentando le imposte o rimodulando gli stessi servizi. Abbiamo deciso di non toccare le tasse intervenendo sui servizi a domanda individuale. In particolare sul trasporto scolastico. Abbiamo cercato delle soluzioni alternative per non prendere questa strada, ma purtroppo non ne abbiamo trovate, Non ci sono altri soggetti privati che garantiscono costi inferiori, mentre una gestione diretta da parte del Comune ne comporterebbe di superiori».

Il costo del servizio per Samolaco, che ha un campus unico per un territorio vasto e diviso in diverse frazioni è pesantissimo. Si parla di 136 mila euro annui ai quali ne vanno aggiunti 40 mila per i servizi di sorveglianza: «Teniamo presente – ha spiegato Scaramella – che negli altri comuni dell’istituto comprensivo il trasporto scolastico è da sempre a pagamento».

Samolaco era la mosca bianca. Non sarà più così. «Abbiamo previsto un pagamento del costo del servizio di 300 euro, in due rate da 150 con la completa gratuità per le famiglie in difficoltà e lo sconto a 100 euro a partire dal secondo figlio. I 300 euro copriranno solo un terzo del costo del trasporto scolastico per ogni singolo studente, che ammonta a 890 euro. La parte restante continuerà a essere coperta dal Comune. Parte delle risorse risparmiate saranno reinvestite nel piano per il diritto allo studio. Negli anni passati per non toccare il trasporto scolastico questo settore è stato lasciato sguarnito, provocando anche qualche attrito con le istituzioni scolastiche che si sono visti i progetti non finanziati». La modifica introdotta dal Comune non entrerà comunque in vigore subito. Si parla del prossimo anno scolastico, dal settembre del 2025.

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