
Cronaca / Valchiavenna
Lunedì 03 Marzo 2025
Svastiche lungo la ciclo-pedonale tra Chiavenna e Prata Camportaccio
Disegnate in modo sbagliato, ma su cosa siano non ci sono dubbi. «Si tratta di un gesto idiota – ha commentato il sindaco Luca Della Bitta - . In questi giorni provvederemo a coprire le scritte»
Chiavenna
Disegnate in modo sbagliato, ma su cosa siano non ci sono dubbi. Sono comparse in queste settimane alcune svastiche pitturate su sassi ai margini della pista ciclo-pedonale che collega Chiavenna a Prata Camportaccio. La zona è quella compresa tra l’Alpetto e Tanno, sotto una delle campate del ponte della linea ferroviaria.
Le svastiche, circondate da altre scritte e disegni, non tutti dal contenuto riportabile, sono di colore viola bordato di bianco. E, appunto disegnate al contrario. Segno che l’autore ha scarsa dimestichezza con la Storia, oltre che scarsa comprensione del significato di alcuni simboli. Un gesto orribile, insomma, ma probabilmente più frutto di emulazione, nemmeno riuscita, che di un convincimento vero e proprio.

Dall’amministrazione comunale di Chiavenna una condanna lapidaria: «Si tratta di un gesto idiota – ha commentato il sindaco Luca Della Bitta - . In questi giorni provvederemo a coprire le scritte». Della presenza delle scritte si sono accorti alcuni valchiavennaschi. La pista ciclopedonale posta sotto la sponda sinistra della valle non viene molto utilizzata, essendo in ombra per lunghi periodi, durante la stagione invernale. Il caldo degli ultimi giorni ha spinto alcuni camminatori a percorrerla e le scritte sono venute alla luce.
Ovviamente non è la prima volta che in città, o in Valle, compaiono messaggi inneggianti ad un passato di orrore condannato dalla storia e dalla coscienza collettiva, ma da questo punto di vista non sembra proprio che nella zona ci siano fermenti preoccupanti in tal senso. Almeno per quanto riguarda gruppi organizzati.
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