
Cronaca / Valchiavenna
Lunedì 29 Settembre 2025
Valtellina, versanti monitorati dopo i recenti smottamenti
Dopo le frane, sopralluoghi con droni a Prata Camportaccio e Arquino per valutare i danni e la sicurezza. Strada chiusa a Sondrio, presidio di protezione civile.
Prata Camportaccio
Pericolo di distacchi che possano interessare le abitazione di edilizia residenziale pubblica di via Bertacchi o l’officina Omt Triaca della zona non ce ne sono.
I massi caduti dal versante montuoso di Prata Camportaccio domenica, alle 8.15, e che hanno fatto tremare i pavimenti delle abitazione come si trattasse di un terremoto si sono arrestati prima del vallo e delle reti paramassi anche se sono di grandi dimensioni e non potevano non impensierire i tecnici e gli amministratori comunali.
«É un versante fragile, su cui si sono già avuti distacchi nel 1997 e nel 1999 - dice il sindaco di Prata Camportaccio, Antonio Venezia -, tant’è che erano state effettuate opere di contenimento come il vallo con posizionamento di reti. Che hanno funzionato anche se, ora, si tratta di controllare che il distacco ultimo non le abbia rovinate in qualche punto. I tecnici del Comune e il geologo Andrea Tedoldi, anche col supporto di droni, hanno effettuato il sopralluogo sull’area e siamo in attesa del responso per capire se e quali azioni intraprendere. Parliamo di una parete molto frastagliata e, probabilmente, qualcosa andrà fatto, ma finché non avremo la relazione del geologo, che perverrà a ore, non possiamo valutare compiutamente. Certo i massi scesi erano davvero grossi e si sono anche spaccati nel ruzzolare a valle, però, ripeto, pericoli per le abitazioni non ce ne sono altrimenti avremmo provveduto diversamente».
Altro fronte caldo anche quello di Arquino, territorio comunale di Sondrio, dove alle 8.30 di domenica è scattato l’allarme smottamento sulla strada comunale che collega Arquino a Mossini.
Non si tratta di quantitativi ingenti, ma comunque di smottamenti che non lasciano tranquilli, avvenuti in una zona dove non si sono mai avuti distacchi di sorta, a circa 300 metri dalla strada.
«Subito vigili del fuoco, Polizia locale e volontari di protezione civile si sono mobilitati, e li ringrazio tantissimo per questo - dice Lorena Rossatti, assessore alla Protezione civile del Comune di Sondrio - e stamattina (lunedì, ndr) i tecnici comunali unitamente agli agenti di Polizia locale, alla Protezione civile e ai geologi incaricati hanno effettuato un sopralluogo anche con droni. Sembrerebbe trattarsi di un cedimento isolato tuttavia i geologi preferiscono effettuare approfondimenti per cui la strada, chiusa domenica, lo resterà ancora per alcuni giorni. Le tre persone che abitano in zona avevano preferito prudenzialmente non restare a dormire in casa domenica notte, ma possono rientrarvi, dal nostro punto di vista non ci sono problemi al riguardo. Al mattino e alla sera verrà istituito un presidio di Protezione civile sul posto a maggior garanzia di sicurezza. L’anello Mossini-Arquino-Ponchiera è interrotto, ma, comunque, nessuno è isolato».
Un’ultima annotazione su Spriana, dove erano in corso lavori sulla provinciale nel tratto Spriana-Marveggia che avevano preoccupato i residenti per le fasce orarie istituite, sono terminati entro i tempi previsti per cui si è trattato di un disagio limitato. Resta sempre chiusa, invece, la Torre-Marveggia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA