Albaredo, la festa di San Rocco unisce la comunità tra cultura e storia

L’edizione di quest’anno ha rafforzato i legami comunitari. Premiata la collaborazione dei volontari e l’impegno nell’organizzare eventi per le famiglie.

Albaredo

Si conferma un appuntamento partecipato quello della festa patronale di San Rocco, giunta alla 51a edizione. L’iniziativa si è conclusa con un bilancio più che positivo, grazie a una partecipazione calorosa e diffusa che ha coinvolto tutta la comunità, numerosi visitatori e un nutrito gruppo di volontari. Un’edizione speciale che ha saputo intrecciare la tradizione religiosa con l’attenzione al territorio e alla cultura, confermando il ruolo centrale di Albaredo nel valorizzare la propria identità storica e spirituale.

Il momento culminante delle celebrazioni è stato la messa solenne presieduta dal cardinale Oscar Cantoni che ha voluto rimarcare nel suo intervento «quanto la comunità di Albaredo sia profondamente legata al suo territorio e alle sue radici». Molto apprezzato anche l’incontro culturale tenutosi presso la Porta del Parco delle Orobie valtellinesi, dedicato al tema “Il Sentiero dei Viandanti – La Via Priula”, che ha offerto un’occasione preziosa di riflessione sulla storia e sulla memoria dei cammini del passato. Ad aprire la conferenza è stata Antonella Furlini, vicesindaco di Albaredo e presidente di Aps Albaredo Promotion, che ha presentato il territorio e sottolineato l’importanza della valorizzazione dei percorsi storici. A seguire è intervenuta Saveria Masa, collaboratrice scientifica della Pro Grigioni italiana, che ha illustrato il valore storico delle antiche vie di comunicazione, vere arterie culturali tra popoli e civiltà. A chiudere l’incontro, monsignor Saverio Xeres che ha raccontato la Via Priula evidenziando episodi e personaggi legati al periodo della Riforma protestante: «Ogni pietra della Via Priula è intrisa di storia – ha ricordato Xeres – una storia lunga secoli, che troppo spesso rischia di essere dimenticata ma che ci parla ancora con forza e profondità». Presenti anche il sindaco di Forcola, Faustino Bertolini, la direttrice dell’Archivio di Stato di Sondrio, Tiziana Marino, e numerose autorità locali.

Tra le realtà che hanno contribuito in modo significativo alla riuscita della festa spicca la preziosa collaborazione dei volontari di Albaredo Promotion, che con entusiasmo e dedizione hanno animato diversi momenti della manifestazione. Fondamentale anche l’impegno del consigliere Milena Ravelli che ha curato l’organizzazione dei numerosi eventi dedicati alle famiglie e ai più piccoli, rendendo la festa davvero inclusiva e partecipata da tutte le generazioni. A tirare le somme dell’intera festa è Domenico Mazzoni, di Albaredo Promotion: «La festa è stata molto partecipata e una squadra composta da tanti giovani e da persone esperte ha permesso l’ottima riuscita dell’evento. A loro va un prezioso ringraziamento: con questo spirito di collaborazione, avremo sicuramente un futuro che ci darà molte soddisfazioni». Una festa che, come ogni anno, ha saputo unire generazioni, recuperare memoria, rafforzare legami comunitari e guardare avanti con fiducia. Albaredo per San Marco si conferma così non solo custode delle tradizioni, ma anche luogo vivace di cultura, spiritualità e progettualità condivisa.

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