Calcio Lecco, entusiasmo allo stadio: la squadra al completo per autografi e selfie

Tanti tifosi al «Meet&Greet»: bambini, famiglie e tifosi storici hanno incontrato i propri idoli per foto, autografi e iniziative dedicate.

Lecco

Quando c’è cuore, buona organizzazione e disponibilità il successo arriva. «Meet&Greet» («incontrarsi e salutarsi») hanno chiamato l’evento-porte aperte in via Don Pozzi di ieri – «Operazione-simpatia» sarebbe meglio definirla – è l’idea vincente avuta dalla società Calcio Lecco 1912 per avvicinare ulteriormente i tifosi a una squadra che così tanto bene sta facendo.

Oltre 250 tifosi, in religiosa coda, in attesa di entrare – a turno – sul sinteticone del Rigamonti-Ceppi. A gruppi di 20-30 per volta; tantissimi i bambini griffati-bluceleste; una decina di minuti a gruppo e via... Ad attenderli 25-26 ragazzoni, gentili e disponibili. Sono i giocatori del Lecco 2025-2026, con un sorriso sincero per tutti; grandi e piccini. Dalle 18.30 di ieri fino all’imbrunire. In tanti per strappare un sorriso, un saluto, una «pacca sulle spalle» (e soprattutto un’agognata firma su una maglia), a un (qualsiasi) giocatore di Valente.

C’è Furlan il «biondo con l’aureola» (per i «miracoli» fra i pali): firma e sorride; sorride e firma. Sipos in mezzo ai tanti ragazzini sembra ancor più un gigante che troneggia umile e sorridente. Nuovi idoli «fioriscono»: Tanco è fra i più ricercati, “el martillo” fuori dal campo è un tesoro di disponibilità. Ed è – al netto di inglesismi-flop – davvero un’iniziativa all’italiana che piace. Il patron Aniello Aliberti, intanto, si aggira per il campo «braccato» da decine di tifosi. «Era giusto dare un’opportunità ai tifosi di conoscere da vicino i propri giocatori...». Una parola, una gentilezza, una disponibilità per tutti. Autografi su quelle foto di squadra che – gesto veramente di classe – la società ha regalato a centinaia di tifosi. E poi un banchetto a parte sotto la Nord con una scritta: «Lascia un messaggio al tuo giocatore preferito».

A decine i bambini blucelesti si avvicinano, vergano il foglietto, firmano un grande stendardo bluceleste e ritirano la bianca borraccia con lo stemma del club; altro regalo di un patron che sa come farsi voler bene. Insomma: l’appuntamento si rivela quello che la società bluceleste aveva promesso... «Un’occasione speciale per tutti coloro che vorranno vivere l’emozione di incontrare i giocatori della Prima Squadra, scattare foto, ricevere autografi e partecipare a iniziative dedicate ai tifosi...» s’era detto. E così è: all’appuntamento, alla fine, arrivano a decine, bambini con mamme, papà con figli, adolescenti con maglia bluceleste in mano e tifosi incanutiti da lustri in curva Nord. Il futuro e il presente del tifo lecchese. Tutto molto rilassato e ben organizzato.

C’è voglia di Bluceleste in città, lo si capisce da queste adunate estemporanee che pure fanno bene al cuore. Anche Valente sorride e si porge alle foto, con la generosità che lo contraddistingue. «La vittoria è il miglior modo per avvicinare i tifosi...» fa un lecchese sorridente. «Sì, ma l’ultima l’abbiamo pareggiata in casa» lo apostrofa il solito amico più disincantato. Intanto finanche un giornalista attempato si avvicina a Valente e gli fa autografare la foto di squadra... Ma che bella serata, se pure accadono queste cose (impensabili).

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