
Cronaca / Tirano e Alta valle
Lunedì 19 Maggio 2025
Aprica in lutto per Elio “Picia” Negri, anima del museo dello sci
Scomparso a 68 anni Elio Negri, figura amatissima in paese per il suo entusiasmo, la passione per la montagna e l’impegno nella valorizzazione delle tradizioni. Fu lui a ricevere da Lino Zani l’alpenstock donato da papa Giovanni Paolo II.
Aprica
Ad Elio “Picia” Negri, qualche anno fa, è stato consegnato per essere collocato in quella che, allora, era la “Mostra del scarpù uècc” (ora Museo dello sci e della montagna, realizzato dal Comune) l’alpenstock, il bastone che papa Giovanni Paolo II, quando non fu più in grado di andare per montagne, donò all’amico Lino Zani, produttore televisivo. Zani, in occasione delle riprese per la trasmissione tv “Linea Bianca”, ha conosciuto Negri e tra i due è nata una grande amicizia. Da qui l’idea di consegnare il bastone a Negri e, simbolicamente, ad Aprica.
È questo uno solo dei momenti di “gloria” di Elio soprannominato “Picia”, scomparso improvvisamente nella notte fra sabato e domenica ad Aprica all’età di 68 anni, lasciando la moglie Raffaella, i figli Marianna e Alessio, i loro famigliari e tutto un paese. Perché l’allegria e il buon umore del “Picia” erano noti a tutti. Per anni aveva condotto un’attività commerciale con noleggio di sci, ma la sua “creatura” più amata era la mostra degli sci, confluita nel “Museo dello sci e della montagna”, inaugurato nel 2023 in cui sono esposti solo 300 di una collezione di 1500 pezzi dagli sci in legno di inizio ’900 fino ad oggi. Elio teneva visite guidate al museo con una passione ed un entusiasmo davvero unici. Aveva anche fondato il gruppo “Aprica folk” di cui era presidente, cantava nel coro Eco di Gambuer, aveva realizzato e collocato Madonnine in vari punti su per le montagne.
La notizia della sua scomparsa ha colto di sorpresa il paese e tantissime sono le attestazioni di amicizia che sono state pubblicate su Facebook. Massimo Franzetti lo ha ricordato, per l’appunto, insieme a Lino Zani nel giorno della consegna del bastone del papa polacco. Juri Baruffaldi, accompagnando il ricordo con bellissime foto, scrive: «Ci sono persone che lasciano il segno e grazie a te questa Valle ha il più bel “Museo dello sci” di tutta Italia e non solo. Passione, impegno, visione, amore per il proprio territorio, sempre gentile e disponibile, restando sempre umile come solo le persone intelligenti sanno fare. Sicuramente dall’alto del cielo sta già cercando un paio di sci che mancava al tuo museo». Michele Ranaglia di Aprica folk afferma: «Per noi era come un fratello» e Sara Negri aggiunge: «La notizia dell’improvvisa scomparsa di Elio ha lasciato tutto il paese senza parole, è stato un colpo al cuore. Elio era una persona fantastica, allegra, volonterosa, buona, umile; sicuramente lascerà un grandissimo vuoto. Era orgogliosissimo del suo museo, che aveva fortemente voluto e dove aveva realizzato il suo più grande sogno. Lascia questo in eredità al nostro paese e a tutti i turisti. Due anni fa insieme abbiamo fondato “Aprica folk” e lui ne era contentissimo, perché le tradizioni dovevano essere preservate. Noi lo ricorderemo sempre, sarà con noi in ogni ballo, in ogni festa. Elio non ti dimenticheremo mai, grazie di cuore di tutto, ti vogliamo bene».
Il funerale sarà celebrato domani pomeriggio alle 14,30 al santuario di Maria Ausiliatrice.
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