Bormio celebra Marco Confortola: completati i 14 Ottomila

In piazza del Kuerc l’incontro con l’alpinista, rientrato dal Gasherbrum I. Annunciati due incontri a Valfurva nei prossimi giorni

Bormio

Sono passati ventun anni da quando – era il 2004 – Marco Confortola raggiunse la vetta dell’Everest e ben diciassette da quando, miracolosamente, tornò a casa vivo, anche se segnato nel corpo e nello spirito, dalla spedizione sul K2 che, nel 2008, costò la vita a ben undici persone: una delle più grandi tragedie nella storia degli Ottomila.

Ora, di ritorno dal suo ultimo Ottomila, il Gasherbrum I (8.080 metri di quota), raggiunto il 20 luglio scorso, ha tanti motivi per ringraziare e festeggiare, essendo entrato nella rosa della quarantina di alpinisti al mondo che hanno scalato tutti e quattordici gli Ottomila.

Il primo tributo ufficiale, dopo l’accoglienza del Comune di Valfurva la sera del suo arrivo, è stato ieri sera in una piazza del Kuerc di Bormio gremita, per dare il benvenuto a Confortola e ascoltare il suo racconto.

«Sono onorato – ha esordito rivolgendosi alla platea – di essere qui, nella Magnifica Terra, a festeggiare questo momento e a condividerlo con voi. La corona non è mia, ma è la corona di tutti voi perché, se io sono riuscito a salire tutti gli Ottomila, è grazie anche a voi, a tutte quelle persone che mi vogliono bene, a tutti gli amici, tutti i clienti, gli sponsor: ricordatelo, gli Ottomila sono vostri, grazie a voi».

In vetta, quest’anno, è sventolata anche la bandiera dei Giochi olimpici di Milano-Cortina 2026, che tra circa sei mesi faranno tappa anche a Bormio.

È stata una festa corale, con i sindaci di Bormio, Silvia Cavazzi, e di Valfurva, Luca Bellotti, assieme a Patrizia Nazzari, presidente dell’assemblea dei sindaci in Comunità montana Alta Valtellina, intervenuta anche a nome dei colleghi impossibilitati a partecipare, e a Franco Claretti, direttore del Parco nazionale dello Stelvio.

Sul palco anche Mauro Compagnoni della Level, che ha ringraziato Marco per i feedback e il confronto avuti in questi anni, grazie ai quali sono stati realizzati guanti innovativi “a prova di Ottomila”, e i vertici della Trudi, che hanno consegnato all’alpinista un peluche gigante con la maglietta con il numero “14”, come gli Ottomila conquistati.

Presente a festeggiare anche Paolo Cremascoli, direttore della Columbus Clinic Center, e Gianzeno Marca di Bagolino, con Confortola sul G1, che però si era fermato al campo 1.

Ad allietare la serata il gruppo vocale “Li Osc”, grande amico di Confortola, una cui rappresentanza era scesa nei giorni scorsi in aeroporto per festeggiarlo appena atterrato.

E lui, oltre a essere un fortissimo alpinista, è anche un ambasciatore della montagna e della natura, come ha sottolineato Claretti. «Io – ha rimarcato – sono un testimone della montagna: sono una guida alpina, un soccorritore, un formatore, uno scrittore. Credo tantissimo nella montagna e credo soprattutto nei custodi e in tutte le persone che la vivono e la rendono viva».

Nel corso della serata è stato proiettato anche un filmato di circa otto minuti sulla sua ultima impresa al G1. Confortola sarà protagonista di altri due incontri, in programma rispettivamente martedì sera nella palestra di Sant’Antonio Valfurva e sabato 16 agosto al polifunzionale di Santa Caterina Valfurva, entrambi a ingresso libero.

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