Cronaca / Tirano e Alta valle
Venerdì 12 Dicembre 2025
Bormio, macchina rodata
per le Olimpiadi Milano Cortina 2026
Fondazione Bormio fa il punto su volontari e investimenti. Omar Galli guiderà lo staff dello sci alpino, con 270 persone operative dal 7 gennaio
Bormio
FOTO IN COLLABORATORI
A meno di due mesi dalle Olimpiadi di Milano Cortina 2026 il presidente di Fondazione Bormio Dario Da Zanche (con lui, nel cda della fondazione anche Nicolò Sertorelli, Giacomo Baumgarten, Luigi Negri e Giuseppe Bonseri) ha fatto il punto su volontari e coinvolgimento del territorio, sicuramente due punti chiave dell’evento a cinque cerchi. «La collaborazione con Milano Cortina è ottima ed efficace. Gestiamo e coordiniamo sul territorio gli investimenti. Stiamo attuando – ha commentato Da Zanche - un lavoro di squadra significativo; importante è presentarci alla rassegna a cinque cerchi con tutta la macchina in pista rodata. Omar Galli (sport manager per lo sci alpino ndr.) sta effettuando un ottimo lavoro, sia per le competenze del personale in pista sia per quanto riguarda il coinvolgimento del territorio. Gran parte di questa squadra, certamente non con i numeri dei Giochi, sarà il fulcro per il futuro a Bormio per la Coppa del Mondo che sarà nuovamente calendarizzata dal dicembre 2026. La squadra per le Olimpiadi vede 270 elementi al completo nel periodo delle gare, anche se già dal 7 gennaio inizierà ufficialmente il lavoro sulla pista Stelvio». Ma andiamo con ordine con nomi e ruoli di quello che, a ragion veduta, si preannuncia come un evento memorabile. Lo sport manager a Bormio, per lo sci alpino, è stato individuato in Omar Galli, professionista tra i più quotati del settore che ha al suo attivo diverse edizioni di Coppa del Mondo e Coppa Europa fra Bormio e Santa Caterina Valfurva. «Cinquanta unità – ha spiegato - sono il team su cui facciamo maggiormente affidamento, quelli con più spiccata esperienza in materia. Fra questi ovviamente ci sono i vari referenti, ossia Maurilio Alessi che è il direttore di gara, quindi per il gigante e lo slalom Ciro Sertorelli direttore di pista e per la velocità direttore di pista Matteo Marsaglia. Matteo Confortola si occupa della sicurezza, quindi Eugenio Sosio delle piste di allenamento nonché responsabile intervento rapido in pista. Michela Martinelli responsabile ufficio gare, Cristina Dei Cas coordinamento aree, Ruben Montagnoli per il controllo accessi, Pier dei Cas per l’innevamento. A tal proposito un grazie a Valeriano e Fabiano Giacomelli di Sib, la società impianti con cui collaboriamo. Insomma, una bella rete di ruoli ed esperienze. Oltre allo zoccolo duro, ci sono altre cento persone fra maestri di sci e addetti della zona, a cui si sommano centoventi degli aspiranti maestri di Lombardia e Abruzzo; importante è sottolineare che tutte queste figure hanno fatto o sono in procinto di ultimare corsi per la sicurezza sul lavoro». Decine di quotati professionisti, quindi, tutti pronti per scendere in pista e garantire un evento memorabile, ciascuno per quanto di competenza. «Questo grande lavoro – ha concluso Da Zanche - è motivo di orgoglio per Bormio, è un esempio di efficacia ed efficienza. Il modello pista Stelvio è il primo delle tante esperienze di coinvolgimento che vogliamo fare, che Fondazione Bormio deve adottare dopo questa ripartenza fatta di entusiasmo e coinvolgimento non solo a parole».
Daniela Gurini
© RIPRODUZIONE RISERVATA