Cronaca / Tirano e Alta valle
Giovedì 13 Novembre 2025
Evasione fiscale da oltre 10 milioni: società intrecciate in Alta Valtellina
La Guardia di finanza di Sondrio smaschera un articolato meccanismo di frode al fisco messo in atto da un imprenditore del Bormiese attivo nei settori immobiliare, edile e turistico. Ricostruiti anni di movimenti bancari e ricavi occultati per oltre 10,7 milioni di euro
Bormio
Un’evasione fiscale da oltre dieci milioni di euro, costruita attraverso una rete di società intrecciate e conti usati come casse personali: è quanto ha scoperto la Guardia di finanza di Sondrio al termine di una lunga e complessa indagine su un imprenditore dell’Alta Valtellina, attivo nei settori immobiliare, edile e turistico nel Bormiese. L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Sondrio, ha fatto emergere un sistema sofisticato di frode al fisco, basato su rapporti societari incrociati e su una gestione distorta delle risorse aziendali, volta a occultare ricavi e spostare gli utili in modo da ridurre l’imposizione fiscale.
Le indagini, condotte dai militari della Tenenza di Bormio, hanno permesso di ricostruire anni di movimentazioni bancarie e passaggi di denaro tra conti riconducibili allo stesso gruppo di società. L’imprenditore avrebbe gestito le proprie aziende come un unico fondo indistinto, impiegandone i capitali per spese personali e operazioni estranee agli scopi sociali. L’analisi dei flussi finanziari e della documentazione extracontabile ha rivelato compensi non dichiarati e strategie di occultamento messe in atto con continuità.
Un altro espediente consisteva nel convincere gli acquirenti degli immobili a versare fino all’80% del prezzo pattuito senza arrivare alla stipula del rogito notarile, nonostante la consegna delle abitazioni. In questo modo l’imprenditore poteva rinviare la contabilizzazione dei ricavi e dichiararli nei momenti fiscalmente più favorevoli, ottenendo un illecito vantaggio economico. Il denaro proveniente dalle compravendite veniva poi fatto transitare tra conti e società del gruppo, rendendo complessa la tracciabilità dei flussi e la verifica della tassazione effettiva.
Gli accertamenti hanno inoltre individuato numerosi accrediti sui conti personali dell’imprenditore, ritenuti compensi mascherati elargiti nella veste di amministratore. Il bilancio finale dell’inchiesta parla di un’evasione complessiva superiore ai 10,7 milioni di euro: 1.746.512,78 ai fini Irpef, 4.583.169,98 ai fini Ires, 3.935.972,52 ai fini Irap, 390.356,45 di Iva e 67.750,12 di investimenti esteri non dichiarati.
Grazie all’azione delle Fiamme gialle, le Agenzie delle Entrate di Milano e Sondrio hanno già definito la pretesa erariale per gli anni d’imposta 2017 e 2018 tramite l’istituto dell’accertamento con adesione. L’imprenditore ha versato finora 392.532,03 euro e si è impegnato a regolarizzare anche le annualità successive.
L’operazione si inserisce nel più ampio piano di contrasto all’evasione perseguito dalla Guardia di finanza, che mira a tutelare la legalità economica e garantire condizioni di concorrenza leale tra le imprese del territorio valtellinese.
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