Cronaca / Tirano e Alta valle
Giovedì 13 Novembre 2025
Foglio di via per il 28enne che aggredì controllore e autista a Tirano
Un 28enne, già noto alle forze dell’ordine, ha seminato il caos alla fermata del bus sostitutivo Lecco–Tirano aggredendo controllore e autista. Arrestato a fine agosto, è ora destinatario di un foglio di via obbligatorio di due anni
Tirano
Ha seminato il caos a una fermata del bus sostitutivo della linea ferroviaria Lecco–Tirano, aggredendo prima un controllore di Trenord e poi l’autista del mezzo. Protagonista un 28enne, in evidente stato di ebbrezza, già noto alle forze dell’ordine, arrestato a fine agosto e ora colpito da un foglio di via obbligatorio emesso dal questore di Sondrio.
L’episodio risale alla sera del 31 agosto, in via Calcagno a Tirano. L’uomo, dopo essere stato invitato a spostarsi da una zona non autorizzata e a esibire i documenti, aveva reagito con violenza: aveva minacciato il controllore che gli aveva negato l’accesso al pullman, poi lo aveva colpito con pugni e schiaffi. Quando l’autista era intervenuto per difenderlo, l’aggressore gli aveva sferrato un calcio al torace.
Sul posto erano intervenuti i militari della Stazione dei carabinieri di Sondalo e due pattuglie della Polizia di frontiera di Tirano, che avevano faticato a riportare la situazione sotto controllo. Il 28enne, in preda ai fumi dell’alcol, si era rifiutato di fornire le proprie generalità e aveva continuato ad assumere un comportamento minaccioso anche nei confronti delle forze dell’ordine. L’arresto era scattato con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e interruzione di pubblico servizio.
A causa dell’aggressione erano state soppresse quattro corse sostitutive, con pesanti disagi per i passeggeri. Sulla base delle successive attività di indagine e di approfondimento condotte dalla Divisione anticrimine della Questura di Sondrio, dai carabinieri e dal personale della Polizia di frontiera, il questore ha disposto il foglio di via obbligatorio dal Comune di Tirano per la durata di due anni. In caso di violazione, il provvedimento prevede la reclusione da 6 a 18 mesi e una multa fino a 10.000 euro.
Con questa misura, la Questura di Sondrio intende rafforzare la tutela della sicurezza pubblica e prevenire il ripetersi di episodi che destano forte allarme sociale.
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