Cronaca / Tirano e Alta valle
Giovedì 23 Ottobre 2025
I Grigioni spendono 5,5 milioni di franchi per le Olimpiadi di Milano-Cortina: polemica in Svizzera
Il Cantone dei Grigioni è chiamato a investire in infrastrutture per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, nonostante le passate opposizioni e le preoccupazioni ambientali sollevate dai Verdi.
Livigno
Nei Grigioni è scoppiata la polemica per i 5,5 milioni di franchi svizzeri che il Cantone dovrà investire in vista delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, pur non ospitando alcuna competizione. Come riporta tvsvizzera.it, il governo cantonale ha approvato un credito volto a coprire le spese di gestione del traffico verso Livigno, dove si disputeranno le gare di snowboard e freestyle.
La misura è stata presentata come una necessità logistica, ma ha immediatamente sollevato critiche politiche e polemiche nell’opinione pubblica. Dei 5,5 milioni stanziati, circa un milione sarà a carico diretto del Cantone grigionese, mentre i restanti 4,6 milioni dovrebbero provenire da un contributo del governo italiano. Tuttavia, l’intesa tra le due parti non è ancora stata formalizzata e restano incognite su tempi e modalità di trasferimento dei fondi.
La questione ha assunto contorni paradossali: i Grigioni, infatti, si erano già espressi per quattro volte contro la candidatura olimpica, temendo costi eccessivi e impatti ambientali sulle aree alpine. Nonostante ciò, la vicinanza geografica con Livigno li pone ora al centro della macchina organizzativa, costringendo il Cantone a farsi carico di oneri significativi per garantire la viabilità transfrontaliera.
Il nodo principale riguarda il tunnel del Munt la Schera, l’unico collegamento invernale tra la Svizzera e Livigno. La galleria, lunga 3,4 chilometri e costruita negli anni Sessanta per scopi idroelettrici, è a corsia unica e gestita da una società privata, con passaggi regolati a senso alternato ogni quindici minuti. In condizioni normali è già fonte di lunghe code; durante le Olimpiadi rischia di trasformarsi in un vero e proprio collo di bottiglia per atleti, turisti e mezzi di servizio.
Per mitigare il problema, il piano approvato prevede il potenziamento dei trasporti pubblici, con l’introduzione di bus navetta ogni 3.5 minuti tra Zernez, Malles e Livigno, e la creazione di ampi parcheggi Park+Ride in territorio svizzero. Il traffico privato sarà invece limitato a fasce orarie prestabilite e sottoposto a un sistema di autorizzazioni speciali. Parte delle spese potrebbe essere recuperata tramite tariffe di parcheggio o servizi navetta a pagamento, anche se i dettagli devono ancora essere definiti.
La decisione non ha convinto i Verdi grigionesi, che hanno presentato un’interrogazione al governo cantonale chiedendo maggiore trasparenza sui costi, sui rischi per la sicurezza del tunnel – privo di vie di fuga e non conforme agli standard moderni – e sui termini dell’accordo con l’Italia. «È inaccettabile – sostengono i deputati ecologisti – che il Cantone si assuma oneri così elevati per un evento al quale non partecipa direttamente e che comporta impatti ambientali significativi».
Il governo di Coira, dal canto suo, difende la scelta come un atto di responsabilità verso il territorio, spiegando che l’afflusso di visitatori previsto per i Giochi avrebbe comunque messo sotto pressione le infrastrutture locali. Meglio quindi pianificare e coordinare in anticipo, piuttosto che affrontare emergenze logistiche all’ultimo momento.
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