Lupo, il bilancio dei branchi presenti in Canton Grigioni

Come ogni primavera, notata anche la presenza di esemplari di orsi

Poschiavo

Dopo l’uccisione di 48 lupi sul totale dei 66 per i quali era stato approvato l’abbattimento, il Cantone dei Grigioni ha tracciato un bilancio della presenza di grandi predatori sul proprio territorio nel primo trimestre di quest’anno. Un periodo durante il quale è rimasta la presenza di otto branchi, oltre a due che si muovono anche oltre frontiera. Totalmente eliminati i branchi Fuorn e Vorab, incerta è la sussistenza di quello del Lenzerhorn, nei pressi di Davos, dopo la regolazione. Che, come è stato chiarito dalle autorità competenti, sarà di nuovo attuata nella prossima stagione venatoria con il coinvolgimento anche dei cacciatori: lo scorso anno erano stati ben 2.900 a seguire un corso di formazione per la caccia al lupo.

In diverse zone del cantone, nel corso del periodo dell’accoppiamento, gli scorsi mesi, sono state ripetutamente rilevate coppie di lupi a occupare insieme un territorio, dove è possibile che ora si formino nuovi branchi. Nel frattempo, però, grazie anche alle condizioni climatiche invernali piuttosto miti rispetto all’anno precedente, si è registrato un numero contenuto di predazioni di selvaggina. Due, invece, sono state le predazioni di animali da reddito.

Seppur nessun lupo attualmente sia dotato di trasmettitori gps funzionanti, sono stati segnalati diversi avvistamenti. Se nella vicina Valposchiavo, soprattutto la scorsa settimana, le fototrappole hanno immortalato diversi esemplari, mentre martedì sono state rinvenute delle feci a sud di Cavaglia.

Due lupi vagano tuttora per l’Engadina Alta e il loro territorio è compreso tra Brail e Samedan: si tratta della stessa coppia già riscontrata nella zona l’anno scorso. Anche in Engadina Bassa nel primo trimestre di quest’anno sono giunte diverse prove riguardo alla presenza di una coppia di lupi, soprattutto tra Strada/Tschlin e Scuol, dove negli ultimi giorni sono state rinvenute nella neve le tracce di un orso. Molto probabilmente il plantigrado arriva dal Trentino, dove il numero di orsi negli ultimi anni è cresciuto.

«Come ogni anno, in primavera abbiamo la prima prova della presenza dell’orso», ha affermato Arno Puorger, collaboratore accademico per i grandi predatori dell’Ufficio cantonale per la caccia e la pesca. «Nel Cantone dei Grigioni - ha aggiunto - si tratta sempre di orsi maschi che vanno via cercando altri posti per vivere e magari cercando anche una presenza di femmine che non trovano da nessuna parte».

L’analisi della presenza di grandi predatori ha visto il competente ufficio cantonale impegnato in Surselva, tra febbraio e aprile, per un monitoraggio sistematico della lince. I risultati sono attesi per il tardo autunno.

A fine gennaio, in Val Monastero, è stata rilevata la presenza di uno sciacallo dorato documentata da una fototrappola. Un mese dopo, anche sul passo del Forno, nei pressi di Buffalora, è stato immortalato uno sciacallo dorato: non è possibile stabilire se si tratti dello stesso esemplare.

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