
Cronaca / Tirano e Alta valle
Mercoledì 24 Settembre 2025
Olimpiadi 2026, Livigno fulcro degli eventi: boom di biglietti
La località Valtellinese sarà il centro dell’interesse per i giochi invernali, con la discesa libera maschile a Bormio. Già esauriti i biglietti per le gare.
Livigno
Livigno pigliatutto. È la località dell’Alta Valle la più gettonata in vista delle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026, le prime ospitate dalla Lombardia e dalla provincia di Sondrio.
L’evento sportivo, atteso con grande interesse dal territorio che vuole sfruttare l’occasione offerta dalla vetrina internazionale per il proprio rilancio in chiave turistica anche attraverso i prodotti dell’enogastronomia, ha già conquistato un ampio pubblico. I biglietti per le gare che si svolgeranno in Valtellina sono tutti sold out.
È stato Sergio Schena, membro del Cda della Fondazione Milano Cortina 2026, a fare il punto della situazione martedì sera a Chiuro in occasione del confronto su “Il vino e le altre produzioni valtellinesi di qualità nel contesto olimpico” che ha radunato nella sede del Distretto biologico un folto pubblico di addetti ai lavori e istituzioni.
«Avremo l’opportunità di avere il centro dell’interesse – ha detto Schena – perché la richiesta che c’è per Livigno è superiore a qualsiasi altra località. È andata oltre qualsiasi previsione, ma d’altra parte sarà anche il luogo in cui sarà garantita la neve. E dunque avremo Livigno che sarà il fulcro dell’Olimpiade e la gara più iconica, la discesa libera maschile a Bormio».
Valtellina ombelico a cinque cerchi come dimostra anche la vendita dei biglietti. «In Valtellina non c’è più alcun biglietto per le sessioni di medaglia e per i due giorni successivi» ha aggiunto Schena ricordando il numero dei ticket: 180mila sul territorio con una media di 20mila al giorno con punte di 30mila. E rimanendo in tema di cifre sono previsti 10mila addetti ai lavori, di cui 4mila volontari, un migliaio di giornalisti, 1100 atleti. «Veramente un respiro internazionale – ancora Schena -. Per venti giorni il mondo sarà davvero qui in Valtellina».
E il territorio vuole e deve essere pronto ad accogliere l’onda e le opportunità di visibilità offerte. «I colleghi delle altre località che hanno già vissuto l’esperienza a cinque cerchi – ha ricordato Stefano Scetti, presidente dell’Associazione mandamentale dell’Unione Commercio e Turismo di Sondrio - dicono che sarebbero disposti a pagare per avere ancora questa opportunità».
«Questa è davvero un’occasione straordinaria per raccontare chi siamo – ha concluso il presidente della Provincia, Davide Menegola -. E quale modo migliore per farlo se non attraverso le nostre eccellenze, a partire dai prodotti enogastronomici? In un calice di vino c’è la fatica e la cura di chi ha costruito i terrazzamenti, il bitto porta i profumi degli alpeggi, la bresaola racconta dei tempi lenti di maturazione e i pizzoccheri sanno di casa. I nostri prodotti sono ambasciatori di emozioni. Questo dobbiamo raccontare ai tanti che arriveranno: l’anima di una Valle che sa trasformare la natura in pura emozione».
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