
Cronaca / Tirano e Alta valle
Venerdì 05 Settembre 2025
Opere olimpiche, sbloccati i lavori al pronto soccorso del Morelli di Sondalo
L’Asst Valtellina e Alto Lario ha affidato i lavori ad una nuova ditta dopo la risoluzione del contratto con la precedente appaltatrice. L’intervento è nell’ambito delle olimpiadi
Sondalo
Partiti i lavori di adeguamento del Pronto soccorso del Morelli di Sondalo per la realizzazione di tre posti tecnici di osservazione breve intensiva e l’introduzione di quelle innovazioni previste nell’ambito degli interventi olimpici, in vista dei giochi invernali di Milano-Cortina 2026, per un impegno di spesa complessivo di 1,5 milioni di euro.
Lavori che avrebbero dovuto iniziare il 25 luglio scorso, assegnati a una ditta pugliese, della provincia di Bari, che aveva praticato un ribasso a base d’asta del 4,5% per un importo contrattuale pari a 672mila euro, ma che, di fatto, non sono mai iniziati.
Tant’è che, dopo 36 giorni dal mancato inizio, venerdì scorso, l’Asst Valtellina e Alto Lario ha optato per la misura estrema della risoluzione del contratto con la ditta appaltatrice, in modo da evitare l’eccessivo dilazionamento dei tempi di consegna di un intervento che dovrebbe essere ultimato, sulla carta, per il 30 novembre.
La ditta appaltatrice, invero, in extremis, aveva assicurato l’impegno ad iniziare i lavori il 29 stesso, subappaltandoli a un’altra impresa rispetto a quella originariamente prescelta, ma quest’ultima ha fatto sapere di poter iniziare solo l’8 settembre con termine ultimo il 2 novembre. L’Asst, però, non se l’è sentita di rischiare oltre ed ha risolto il contratto, sentendo, seduta stante, la seconda ditta classificatasi per il lavoro, la Rvm impianti di Artogne (Brescia), che aveva praticato uno sconto a base d’asta del 2,5%.
Gli operai della ditta sono giunti a Sondalo a stretto giro di posta ed i lavori olimpici di carattere sanitario sono finalmente iniziati. Ora, la speranza è che possano essere conclusi nei tempi stabiliti nonostante lo scivolamento in avanti dei tempi non dovuto, certamente, a negligenza dell’Azienda socio sanitaria locale.
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