Rapina a Tirano, il sindaco: «Un plauso ai carabinieri, ma sono delusa dal progetto educativo fallito»

Il primo cittadino esprime soddisfazione per la rapidità delle indagini dei carabinieri, ma allo stesso tempo si dice «dispiaciuta dell’episodio che rappresenta il fallimento di un progetto educativo che avrebbe dovuto dare esiti diversi»

Tirano

«La prima osservazione che mi nasce spontanea è la seguente: intendo rivolgere un plauso alle forze dell’ordine, nella circostanza ai carabinieri della locale Compagnia guidata dal capitano Riccardo Angeletti, che hanno subito risolto il caso».

Interpellata sulla rapina a mano armata avvenuta nel primo pomeriggio di lunedì scorso, ai danni della sala di scommesse sportive Eurobet di viale Italia, il sindaco di Tirano, Stefania Stoppani, esprime massima soddisfazione per l’esito delle indagini che hanno portato gli investigatori dell’Arma a individuare a tempo di record i due responsabili del “colpo” e anche a recuperare l’intero bottino, ossia oltre cinquemila euro. A finire nei guai sono stati due ospiti della Comunità di recupero “Il Gabbiano” situata a Tirano, uno residente in provincia di Milano e l’altro in quella di Torino, per i quali il giudice di sorveglianza di Varese, competente per territorio anche sulla Valtellina, ha revocato la misura dell’affidamento alla struttura disponendo l’immediata custodia dietro le sbarre: uno dei due è stato arrestato e condotto in carcere mentre cercava di allontanarsi in auto dalla provincia di Sondrio, mentre il complice - anch’egli con diversi precedenti penali alle spalle - ha fatto perdere le proprie tracce ed è ora attivamente ricercato. Del resto, dopo il grave episodio, in assenza della flagranza del reato la magistrata di turno alla Procura, aveva adottato la semplice denuncia in stato di libertà, non ricorrendo all’istituto del fermo di indiziato di delitto, come era, invece, nella sua facoltà. E i militari, pertanto, avevano dovuto lasciarli andare dalla caserma dove erano stati condotti dopo soltanto 45 minuti dal fatto.

«Al di là del plauso per l’operazione - aggiunge Stoppani - sono estremamente dispiaciuta dell’episodio che rappresenta il fallimento di un progetto educativo che avrebbe dovuto dare esiti diversi. Ci tengo a sottolineare che molti degli ospiti del Gabbiano stanno uscendo dal Centro per intraprendere percorsi di riscatto. C’è pure chi si occupa di fare attraversare i nostri studenti più giovani, nel momento in cui si recano alle lezioni o al ritorno da scuola. Da parte mia, con l’intera amministrazione comunale da me guidata, sono sugli scudi da tempo affinché Tirano sia una destinazione turistica ambita, dopo Bormio e Livigno. Ne facciamo una sorta di laboratorio del turismo. Se poi si finisce sui giornali non per aspetti positivi, ma per una rapina a mano armata la cosa non mi sta bene. Mai vorremmo che passasse l’immagine sbagliata di una città non sicura».

Il primo cittadino tiranese aggiunge: «La località, invece, è molto sicura. Si è trattato di un piccolo incidente di percorso, mettiamola così. Le forze dell’ordine vegliano tutti i giorni sulla sicurezza della collettività. Qui c’è un lavoro di squadra fatto di incontri giornalieri fra carabinieri, polizia di Stato, Polizia locale. Ne va di mezzo il buon nome della città di Tirano. La rapina è stata una smagliatura in un progetto nel quale, forse, sarebbe servito avere maggiore attenzione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA