
Cronaca / Tirano e Alta valle
Sabato 05 Agosto 2017
Scia di sangue sul Bernina
Due tragedie in quota, sei morti
Pontresina (CH): sei vittime e un ferito in meno di 24 ore a due passi dal confine, in Svizzera, tra Diavolezza e Biancograt.
Sei morti, tutti stranieri, in due distinte disgrazie - una aerea e una alpinistica - che hanno funestato tra ieri e giovedì l’Engadina Alta, meta di numerose escursioni in quota e di raduni estivi. Ieri mattina intorno alle 9 e 20 un monomotore Piper-PA28 è precipitato poco al di sotto della stazione a monte della Diavolezza, a una quota di circa 2.800 metri. Nello schianto hanno perso la vita il pilota e due ragazzi 14enni, mentre una ragazza di 17 anni è sopravvissuta ed è stata trasportata in gravi condizioni all’ospedale di Coira.
Il velivolo era decollato dall’aeroporto di Samedan e trasportava alcuni dei partecipanti del campo estivo dell’AeroClub Schweiz che dal 30 luglio ad oggi accoglie 192 ragazzi allo scopo di avvicinarli all’aviazione. Il battesimo dell’aria doveva essere il momento culminante dell’esperienza.
Il volo, della durata prevista di meno di mezz’ora, non era il primo della giornata. L’uomo ai comandi, esperto e della regione, che era anche il coordinatore di tutta l’operazione, ne aveva già compiuto uno in precedenza con il medesimo aereo di proprietà del Motorfluggruppe Engadin. Rappresentante di quest’ultimo, Christian Gartmann ha spiegato in conferenza stampa che il percorso era lasciato alla scelta del pilota ma che si trattava comunque soltanto di compiere un giro, senza acrobazie di alcun genere. L’apparecchio aveva superato una revisione in luglio. «In 35 anni «non era mai accaduto nulla di simile», ha detto Yves Burkhardt, segretario generale dell’AeCS, che ha espresso la sua vicinanza alle famiglie di tutti i coinvolti. Gli altri partecipanti sono stati informati e sono ora seguiti da un Care Team.
L’altro incidente si è invece verificato all’alba di giovedì, quando tre alpinisti - nessuno è sopravvissuto - sono precipitati durante un’ascensione. I tre si stavano arrampicando in cordata sul Piz Bernina e per cause ancora al vaglio degli inquirenti sono precipitati per 300 metri. L’incidente è avvenuto sul Biancograt, a quota 3.600 metri. Altri scalatori hanno assistito alla scena e hanno lanciato l’allarme.
Il recupero dei corpi è stato portato a termine solo ieri, da un elicottero di Air Bernina e dagli specialisti della locale sezione del Cas, perché in precedenza una frana aveva reso inaccessibile la zona sia via terra che dal cielo.
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