Triassic park allo Stelvio, il sindaco di Valdidentro: «Futuro di tutela e valorizzazione»

La scoperta di orme di dinosauri nella valle di Fraele rappresenta un patrimonio scientifico e culturale straordinario che si inserisce in un contesto ricco di storia

Valdidentro

La scoperta dei dinosauri a Valdidentro, in epoche antiche, rappresenta un patrimonio scientifico e culturale straordinario che si inserisce in un contesto altrettanto straordinario e ricco di storia, come è stato sottolineato l’altro giorno durante la conferenza stampa in Regione a Milano dai diversi relatori intervenuti.

Tra gli esperti presenti all’incontro con i giornalisti, c’era Fabio Massimo Petti, icnologo del Muse di Trento e studioso della Società geologica italiana: «Le orme sono state impresse quando i sedimenti erano ancora soffici e saturi d’acqua, sulle ampie piane di marea che circondavano l’Oceano di Tetide. La plasticità di quei finissimi fanghi calcarei, ora divenuti roccia, ha talora permesso di conservare dettagli anatomici delle zampe davvero notevoli».

«La recente scoperta di queste impronte di dinosauro, giunta assolutamente inaspettata, si inserisce in un contesto, quello della nostra valle di Fraele, che già rappresenta un’eccellenza per l’incredibile valore storico, sociale e culturale di questo territorio» afferma Massimiliano Trabucchi, 44 anni, sindaco dal 2017 di Valdidentro. «Questa stupenda vallata alpina, apparentemente isolata, racchiude in sé un patrimonio naturalistico di estrema importanza, ed è già oggetto di tutela da parte del Parco nazionale dello Stelvio. Vi sono poi importantissime testimonianze storiche rappresentate, in primo luogo, dalle Torri di Fraele, recentemente aperte al pubblico, oltre alle fresche scoperte, effettuate grazie alla collaborazione dell’Università di Bergamo e del Parco dello Stelvio, relative ai resti della chiesa di San Giacomo, riscoperti nella località omonima che testimoniano la presenza quasi millenaria dell’uomo in questa vallata. Senza contare le innumerevoli testimonianze relative all’importante attività di estrazione e lavorazione del ferro che, in passato, trovava ampio spazio in questi territori. Natura e storia che si integrano con gli importanti impianti idroelettrici realizzati nel corso di diversi decenni del secolo scorso e che caratterizzano in modo unico queste vallate alpine. A tutto questo, si aggiungono oggi anche i dinosauri, a voler fornire un quadro che più completo di così non poteva essere».

Un viaggio nel tempo di oltre 200 milioni di anni. Le impronte rinvenute a Valdidentro appartengono, probabilmente, secondo gli studiosi, a piccoli dinosauri erbivori vissuti circa 200 milioni di anni fa, in un’epoca in cui l’attuale territorio alpino era ancora pianeggiante e lambito dal mare. Questi reperti fossili offrono preziose informazioni sul tipo di ambiente che caratterizzava la zona, permettendo agli studiosi di ricostruire antichi ecosistemi e di comprendere come le forze tettoniche successive abbiano modellato il paesaggio alpino.

«Si tratta di un valore scientifico e didattico di inestimabile valore» sottolinea il sindaco del paese dell’Alta Valtellina che conta 4123 residenti. «La presenza di impronte di dinosauro in Valdidentro ha acceso un ulteriore riflettore sul nostro territorio. Un nuovo ed importante punto di forza che speriamo possa incentivare iniziative educative e divulgative, portando alla creazione di percorsi tematici, mostre temporanee e laboratori per le scuole. L’obiettivo è quello di proporre la Valdidentro, così come tutta l’Alta Valle, come un esempio virtuoso di come la ricerca scientifica possa convivere con la valorizzazione del territorio, promuovendo un turismo sostenibile e di qualità».

Secondo Massimiliano Trabucchi si prospetta «un futuro di tutela e valorizzazione. La scoperta dei dinosauri a Valdidentro non è solo un evento scientifico, ma un simbolo della profonda connessione tra natura, storia e comunità. Essa ci ricorda quanto sia prezioso il nostro territorio e quanto ancora ci sia da imparare osservando le tracce del passato».

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