Valdisotto, fine dell’incubo: sono tornati a casa gli sfollati di Aquilone

A quasi due mesi dagli smottamenti, le famiglie possono rientrare nelle proprie case grazie agli interventi sul torrente Novalena. Accesso regolamentato.

Valdisotto

Sono rientrati nelle proprie abitazioni lo scorso fine settimana i circa quaranta residenti di Aquilone che ancora mancavano all’appello tra gli sfollati di Valdisotto. Con l’ordinanza firmata il 22 agosto dal sindaco Alessandro Pedrini, il Comune ha infatti ridefinito il perimetro della cosiddetta «zona rossa», consentendo il ritorno nelle case a quasi due mesi dagli smottamenti che il 30 giugno avevano sconvolto il territorio, costringendo complessivamente una sessantina di persone a lasciare le proprie abitazioni.

Dopo la revoca parziale di fine luglio, che aveva già permesso ai primi venti abitanti della frazione Tola di tornare a casa, ora anche gli abitanti di Aquilone possono riprendere possesso delle loro abitazioni. Il provvedimento è arrivato al termine di settimane di lavori senza sosta, coordinati dal Comune di Valdisotto con la collaborazione di Regione Lombardia, Provincia di Sondrio, Anas e Protezione civile.

Gli interventi principali hanno riguardato il bacino del torrente Novalena, che minaccia direttamente l’abitato di Aquilone. Qui sono stati effettuati lo svaso del materiale accumulato a monte della galleria artificiale, la risagomatura dell’alveo e la posa di blocchi di contenimento laterali, oltre alla costruzione di scogliere di reindirizzamento delle portate. L’obiettivo era quello di scongiurare nuove colate detritiche in grado di investire le abitazioni poste sul conoide del torrente. L’esito dei lavori è stato ritenuto positivo dai tecnici incaricati, che hanno certificato il ripristino di condizioni di sicurezza paragonabili a quelle precedenti al dissesto.

La decisione di autorizzare il rientro è stata assunta dopo un passaggio in Prefettura e una valutazione congiunta dei responsabili della sicurezza idrogeologica. Le famiglie di Aquilone hanno potuto così tornare a vivere nelle proprie case, pur con alcune limitazioni: l’accesso resta infatti regolamentato da un sistema semaforico installato ai margini della zona più critica, in corrispondenza del conoide del Novalena. Il transito è consentito ai soli residenti muniti di pass rilasciato dal Comune e può essere sospeso in caso di allerte meteo di livello arancione o rosso, o anche giallo nelle ore notturne.

Il rientro non significa dunque un ritorno alla piena normalità, ma rappresenta comunque una tappa decisiva verso la chiusura di una fase emergenziale che ha segnato profondamente la comunità.

Il sistema di controlli quotidiani sul versante resta attivo, mentre i lavori di manutenzione e consolidamento proseguiranno anche nelle prossime settimane. La viabilità sulla strada provinciale 27, che collega Aquilone alla statale dello Stelvio, rimane soggetta a regolamentazione e potrà essere percorsa solo dagli autorizzati, dai mezzi di soccorso e dagli operatori impegnati nelle opere di messa in sicurezza.

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