
Cronaca / Tirano e Alta valle
Lunedì 25 Agosto 2025
Veronica, uccisa 11 anni fa. L’amarezza della madre: «Donne, nessun rispetto»
Grosio Il dolore di Sonia Della Valle, madre della vittima. Basta associazioni, incontri: «Non importano a nessuno. Mi sarei aspettata dei gesti simbolici per ricordarla»
Grosio
«Io ti sento anche se non ci sei, il tuo ricordo è un tesoro prezioso che porto sempre con me. Tu mi vivi e mi respiri. Sei l’incanto che abbraccia la mia anima e mi riscalda il cuore. Sei l’angelo della mia esistenza. Un bacio al cielo, mia dolce Vero».
«Non voglio innescare polemiche Tengo il dolore dentro di me»
Sono le parole dolcissime con le quali Sonia Della Valle, nell’undicesimo anniversario dell’omicidio, avvenuto il 23 agosto 2014 a Grosotto, ricorda la figlia Veronica Balsamo.
L’hanno dimenticata tutti
Lo fa con tanta tenerezza sulla pagina Facebook “Ricordando Veronica Balsamo”. Basta associazioni, basta incontri nelle scuole. «Mi sono accorta che non importano a nessuno - ammette con amarezza - purtroppo, come dimostra la cronaca di ogni giorno, siamo ancora molto lontani dal rispetto della donna. Purtroppo, si fa qualche iniziativa fine a se stessa, come quella contro la violenza sulle donne, ma dopo una giornata nella quale si parla solo di quello ci si dimentica in fretta. Io sto col mio dolore, mi sarei aspettata qualche gesto simbolico per ricordare Veronica, ma non c’è mai stato. Non voglio innescare polemiche nel giorno dell’anniversario di mia figlia, tengo il dolore dentro di me. Stop».
La poesia dell’amico
Veronica, nata nel 1991, fu barbaramente uccisa dall’amico-fidanzato, Emanuele Casula, in carcere da allora, nei boschi di Roncale sopra Grosotto. Casula, all’epoca minorenne, fu condannato a vent’anni di reclusione non solo per l’omicidio, ma anche per il tentato omicidio di Gianmario Lucchini, sempre in quella terribile serata dell’omicidio di Veronica. Da allora Lucchini è in stato vegetativo nella casa di riposo di Grosotto.
Proprio in occasione dell’anniversario la pagina Facebook dedicata alla ragazza ospita un ricordo e una poesia che le ha dedicato Andrea Brazzoli, un amico di infanzia di Veronica, nei giorni delle vacanze estive passate a Tiolo dove la ragazza viveva. «Ciao Vero. Era tanto che non ti sognavo. Ci incontravamo per caso in una pizzeria ed eri seduta a un altro tavolo. Non ci vedevamo da tanti anni. Tu eri con mio fratello e un altro ragazzo che non conoscevo, ed io ero con mia nonna e un’altra persona che non ricordo distintamente. I nostri sguardi si sono incrociati e, nonostante fossimo entrambi con altre persone, sei corsa da me e ci siamo dati un abbraccio talmente potente che lo sento ancora sulla pelle. Non mi hai dato neanche il tempo di alzarmi dalla sedia e così, appena mi sono alzato anch’io, ci siamo abbracciati di nuovo. Un’emozione unica. Mi dicevi che abitavi a Lovero o alla Vernuga, non ricordo. E io ti ho detto: “allora ci vediamo lì”. Torna a trovarmi presto. Continueremo a camminare insieme per tutta la vita. Non mi lasciare mai la mano. Io non te la lascerò mai. Ti lascio una poesia che già conoscerai, che ho scritto tanti anni fa dopo un altro sogno. Di norma non ricordo quasi mai per più di qualche secondo i sogni che faccio, il fatto è che quando compari tu i sogni sono più vividi della realtà. Per me hanno un impatto più importante della realtà». Ecco la poesia scritta dal giovane: “Quella sera, all’improvviso, un germoglio in fiore è stato reciso, ma sottoterra rimarranno abbracciate le nostre radici. Questo è ciò che stanotte mi dici. Come due piante, innestate da un unico seme, siamo ora io e te”.
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