Villa di Tirano, vasto incendio devasta la falegnameria Ferrari

Le fiamme si sono sviluppate in un deposito, causando ingenti danni. Nessun ferito grazie alle misure di sicurezza. Indagini in corso sulle cause.

Villa di Tirano

Un maxi-incendio è divampato nel tardo pomeriggio all’interno degli spazi dell’affermata falegnameria Ferrari di Villa di Tirano, specializzata in modo particolare nella lavorazione del legname per trasformarlo in cippato (il “carburante” utilizzato soprattutto per le moderne stufe) destinato a un importante mercato anche al di fuori della Valtellina, della Valchiavenna e Alto Lago di Como.

Non si registrano, per fortuna, feriti o intossicati, grazie anche alle misure di prevenzione e di sicurezza adottate dall’azienda a tutela dei propri dipendenti. L’allarme è scattato poco dopo le 17.30, quando in uno dei depositi sul piazzale interno all’azienda si sono sprigionati i primi focolai che, in breve tempo, visto il tipo di materiale si sono estesi al resto del materiale. Non è stata invece assolutamente intaccata la parte strutturale del fabbricato che accoglie gli uffici, dai quali partono anche gli ordini per il trasporto del materiale da parte dei camionisti con diversi Tir e bilici con numerose destinazioni non solo in Lombardia.

Una volta scattato l’allarme dalla centrale operativa del Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Sondrio, sita in via Giuliani nel capoluogo valtellinese, sono stati mandati sul posto diversi mezzi non solo dalla città, ma anche dal distaccamento di Tirano - con tutti gli effettivi disponibili in quel momento nei turni - con i volontari anche di Tirano, Grosio e Grosotto.

Sono state diverse le squadre mobilitate e chiamate a circoscrivere in tempi rapidi, innanzitutto, il perimetro delle fiamme e poi a cercare di domarle nel più breve tempo possibile. D’altra parte l’enorme quantità di materiale in lavorazione nell’importante ditta valtellinese, con sede legale a Tirano, ha reso l’operazione di spegnimento, da parte dei numerosi pompieri intervenuti, tutt’altro che semplice e tutt’altro che di breve durata.

Le alte cortine di fumo che si sono levate al cielo dall’area colpita dal rogo si potevano facilmente distinguere anche a distanza di diversi chilometri da Villa di Tirano. Sarà in seguito l’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) di Regione Lombardia a valutare se si dovesse rendere necessaria una rilevazione della qualità dell’aria con appositi strumenti, ma in ogni caso a bruciare non sono state sostanze chimiche o materie plastiche, sicuramente queste ad alto rischio di inquinamento, ma unicamente materiale ligneo.

Impossibile, al momento, conoscere le esatte cause che hanno originato l’evento: le stabiliranno gli esperti dei Vf con i successivi sopralluoghi, mentre l’entità dei danni sarà possibile quantificarla soltanto in un momento successivo, quando sarà completata anche la fase di smassamento e bonifica avviata nella serata di ieri solo in parte con l’aiuto di alcuni escavatori. Non poche le autobotti accorse nella zona per provvedere alle operazioni di spegnimento, mentre non è stato richiesto l’intervento dei carabinieri della vicina Compagnia di Tirano, come invece accaduto in passato per incendi che hanno interessato altre aziende.

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