
Cronaca
Giovedì 08 Maggio 2025
Comunità montana Lario orientale:
parola d’ordine tagliare le spese
Approvato il bilancio: 100mila euro della spesa corrente risultano attualmente coperti da un contributo straordinario della Regione Lombardia che, con ogni probabilità, non sarà erogato.
Lecco
Trovata la quadra politica, ora bisogna far tornare i conti. L’assemblea della comunità montana Lario Orientale Valle San Martino ha approvato nella serata di mercoledì 7 maggio il bilancio 2025, segnando un passaggio fondamentale per il ritorno alla piena operatività dell’ente. Tuttavia, dietro l’apparente stabilità, emergono difficoltà significative, soprattutto sul fronte della spesa corrente, che rappresenta oggi il nodo più critico della gestione.
A illustrare la situazione è stato il presidente Antonio Rusconi, che già nella riunione dell’8 aprile, tra i primi atti della nuova amministrazione, aveva sollecitato l’approvazione del documento contabile per evitare ulteriori rallentamenti. Il bilancio, elaborato sulla base dell’impostazione lasciata dalla precedente Giunta esecutiva, è stato approvato con un solo voto di astensione. Ma resta un punto irrisolto: 100.000 euro della spesa corrente risultano attualmente coperti da un contributo straordinario della Regione Lombardia che, con ogni probabilità, non sarà erogato.
Questa incertezza pesa come un macigno sull’equilibrio finanziario dell’ente, che ora si vede costretto a ripensare rapidamente le proprie priorità. Come emerso in assemblea, sarà necessario agire su due fronti: contenere i costi gestionali da un lato, e aumentare le entrate dall’altro, anche attraverso una più incisiva valorizzazione del patrimonio immobiliare e fondiario della Comunità Montana.
Si prospetta dunque un lavoro complesso e urgente per il gruppo di governo e gli uffici: senza una correzione di rotta, la sostenibilità economica dell’ente rischia di essere compromessa. Una situazione che riflette, in modo emblematico, le sfide che molte realtà montane stanno affrontando, strette tra crescenti bisogni di presidio del territorio e risorse pubbliche sempre più incerte.
Nel corso della stessa seduta, è stato anche adottato l’aggiornamento del piano della viabilità silvo-pastorale, con l’obiettivo di raddoppiare l’attuale rete stradale, ma anche questo progetto – seppur strategico – resta in attesa dell’approvazione da parte della Regione Lombardia, attesa non prima del 2026.
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